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Nuovo stop ai dragaggi nel porto di Taranto
Decreto del Consiglio di Stato diametralmente opposto all'ordinanza del Tar di venerdì
27 gennaio 2015
Il porto di Taranto non ha pace. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto ieri il ricorso presentato dal costituendo raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) formato da Grandi Lavori Fincosit (mandataria), Jan De Nul, Grl Cave, Conglomerati contro l'Autorità Portuale di Taranto e nei confronti del gruppo Astaldi per la riforma dell'ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia che, con ordinanza depositata venerdì, aveva rigettato il ricorso avanzato dall'RTI per l'annullamento della delibera previa sospensione dell'efficacia della delibera del 28 novembre scorso con cui l'Autorità Portuale di Taranto aveva aggiudicato in via definitiva alla Astaldi Spa la procedura per l'affidamento della progettazione esecutiva e realizzazione di interventi per il dragaggio di sedimenti dell'area del Molo Polisettoriale del porto pugliese e la realizzazione di un primo lotto della cassa di colmata funzionale all'ampliamento del V sporgente del porto ( del 28 novembre 2014).
Il decreto, che impedisce per ora all'Autorità Portuale di assegnare i lavori di dragaggio, ha fissato per il prossimo 10 febbraio la camera di consiglio per la discussione delle misure cautelari proposte dal ricorrente.
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