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Scontro tra ministri in Grecia sulla privatizzazione del porto del Pireo
Per il dicastero della Finanze la procedura proseguirà, mentre la Marina Mercantile conferma lo stop
10 febbraio 2015
La concordia non regna sovrana nel nuovo governo greco guidato da Alexis Tsipras. Il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, ha assicurato che la procedura di privatizzazione del porto del Pireo proseguirà, smentendo così le precedenti dichiarazioni di esponenti dell'esecutivo di Atene che avevano garantito che l'iter sarebbe stato fermato.
Oggi in una nota il dicastero che sovrintende alla politica economico-finanziaria ha confermato che la posizione del ministero è positiva nei confronti della privatizzazione della Pireaus Port Authority (PPA), che prevede la cessione del 67% del suo capitale come stabilito dal precedente governo, e del contratto in essere con il gruppo armatoriale cinese COSCO, che nel porto del Pireo gestisce un container terminal attraverso la filiale Piraeus Container Terminal (PCT).
Di parere opposto il vice ministro della Marina Mercantile, Theodoris Dritsas, che ieri al Parlamento, dopo che fonti del dicastero delle Finanze avevano assicurato la prosecuzione del procedimento di privatizzazione, ha garantito la volontà del governo di bloccare sia la privatizzazione dell'Autorità Portuale del Pireo che dell'Autorità Portuale di Salonicco.
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