- Oggi tredici associazioni europee e internazionali dei settori portuale, ferroviario, intermodale e logistico hanno presentato una lettera aperta indirizzata alle istituzioni europee sulla proposta presentata un mese fa dalla Commissione Europea di un regolamento che istituisce un Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), programma che dovrebbe costituire il fulcro del piano del presidente Juncker per promuovere l'occupazione e la crescita nell'Unione Europea.
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- Nella lettera le associazioni del comparto ferroviario Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER), European Rail Infrastructure Managers (EIM), European Rail Freight Association (ERFA), International Union of Wagon Keepers (UIP) e UNIFE (The Association of the European Rail Industry), l'associazione del trasporto intermodale International Union for Road-Rail Combined Transport (UIRR), le associazioni del trasporto e della portualità fluviale European Barge Union (EBU), European Federation of Inland Ports (EFIP), Inland Navigation Europe (INE) ed European Skippers' Organisation (ESO), le associazioni dei porti marittimi e dei terminalisti European Sea Ports Organisation (ESPO) e Federation of European Private Port Operators (FEPORT) e l'associazione dei caricatori European Shippers' Council (ESC) hanno espresso preoccupazione per le proposte di bilancio in materia di infrastrutture di trasporto.
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- Nella lettera aperta le associazioni ricordano che nelle linee guida della rete TEN-T il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno concordato una politica che è quella di indirizzare le decisioni verso quei progetti di trasporto che dovrebbero ricevere finanziamenti in via prioritaria. Secondo il Libro Bianco sui trasporti 2011 - ricordano inoltre le associazioni - nel periodo 2010-2030 saranno necessari più di 1,5 trilioni di euro per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto al fine di soddisfare la domanda. «Perciò - spiegano - accogliamo con assoluto favore l'iniziativa di “Un piano di investimenti per l'Europa” e siamo pronti a sostenere tutti gli sforzi indirizzati ad un rilancio dell'impulso economico europeo attraverso investimenti in progetti infrastrutturali chiave».
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- «Tuttavia - precisano le tredici associazioni - vorremmo richiamare l'attenzione su tre principali preoccupazioni che nutriamo in merito alla proposta: il bilancio del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici limita drasticamente la dotazione per le sovvenzioni del programma “Meccanismo per Collegare l'Europa”; gli investimenti nell'ambito del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici non seguiranno le priorità TEN-T rivolte al finanziamento delle infrastrutture di trasporto e la priorità così come state definite sulla base dell'approccio per Corridoi; il denaro trasferito al Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici non è interamente dedicati agli investimenti nel settore del trasporto».
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- Impatto del regolamento FEIS sulla dotazione finanziaria CEF in cifre (in miliardi di euro)
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Prima FEIS |
Dopo FEIS |
Riduzione in euro |
% |
Trasporti - fondi non coesione |
14.945 |
12.245 |
- 2.700 |
-18,10% |
Trasporti - fondi di coesione |
11.305 |
11.305 |
0,00 |
0,00% |
Energia |
5.850 |
5.350 |
-0,500 |
-8,50% |
ICT |
1.142 |
1.042 |
-0,1 |
-8,8% |
totale CEF |
33.242 |
29.942 |
-3.300 |
-9,9% |
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- «Degli otto miliardi di euro che devono essere prelevati dal bilancio dell'Unione Europea per il nuovo fondo di garanzia - specificano le associazioni - 2,7 miliardi di euro proverranno dalla dotazione per i trasporti del Meccanismo per Collegare l'Europa (CEF), in particolare dalle voci “Eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e migliorare le tratte transfrontaliere”, “Garantire sistemi di trasporto efficienti e sostenibili” e “Ottimizzare l'integrazione e l'interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l'interoperabilità”. Ciò significa che la somma totale disponibile per concedere finanziamenti ai progetti di trasporto (in Paesi in cui non si applica il fondo di coesione) risulta tagliata di oltre il 18% dalla proposta FEIS. L'attuale dotazione CEF per strumenti finanziari e investimenti nei trasporti nei Paesi beneficiari della politica di coesione rimarrà invariata».
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- «Le linee guida TEN-T - rilevano le associazioni - definiscono una metodologia rigorosa per l'ammissibilità e per le priorità delle infrastrutture di trasporto. Nel corso dello scorso anno la Commissione Europea, gli Stati membri e i gestori delle infrastrutture hanno lavorato congiuntamente su piani di lavoro per corridoi che devono individuare i progetti prioritari con il più elevato valore aggiunto europeo e che dovrebbe essere quindi i primi beneficiari dei finanziamenti UE. Tuttavia, nell'ambito del FEIS, qualsiasi progetto di trasporto europeo, indipendentemente dalla localizzazione e dalla modalità di trasporto, può ricevere finanziamenti. Ciò sposta la logica lontano dalle priorità di trasporto selezionate con attenzione del CEF e delle TEN-T. Pertanto, la riallocazione delle risorse finanziarie dal bilancio CEF al FEIS costituisce molto più di un tentativo di attrarre nuove risorse private verso progetti a valore economico e sociale europeo aggiunto. Si tratta, piuttosto, di un mutamento di politica che deve essere valutato attentamente: verranno promossi altri progetti al posto di quelli che sono stati identificati come una priorità dal CEF e nel contempo verrà tagliata la capacità di spesa dell'UE volta a sovvenzionare progetti della rete TEN-T. Inoltre il FEIS non destina fondi ad un qualsiasi particolare tipo di investimenti. Diversi settori che vanno dall'energia, all'educazione e alla salute saranno in competizione per i finanziamenti. Il denaro trasferito dal CEF potrebbe così finire per essere assorbito da altri settori, se questi sono maggiormente in grado di presentare progetti maturi con chiari flussi di entrate».
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- «Pertanto - concludono le tredici associazioni - chiediamo ai decisori delle istituzioni dell'UE di prendere in considerazione le preoccupazioni dei firmatari e di assicurare che il denaro dedicato alle infrastrutture di trasporto nel Quadro Finanziario Pluriennale e nel Meccanismo per Collegare l'Europa continui a servire gli obiettivi di trasporto definiti nelle linee guida TEN-T».
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