- Il prossimo 18 febbraio alle ore 10.30 nel Centro Convegni “Carte Geografiche” di Roma si terrà un convegno sul tema “Il futuro dei porti italiani. Lavoro ed imprese al centro della riforma” organizzato dall'Associazione Nazionale Compagnie Imprese Portuali (ANCIP).
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- L'associazione ha ricordato che «il ministro dello Sviluppo Economico ha predisposto una bozza di disegno di legge che, nell'attuale stesura - ha sottolineato l'ANCIP - prevedrebbe misure inaccettabili, pericolose per le imprese che operano nei porti e dannose per la sicurezza delle merci, dei lavoratori e della salvaguardia della vita umana in mare. Misure contraddittorie anche rispetto agli annunci governativi di aumentare i livelli di security delle frontiere dopo i tragici avvenimenti di Parigi. Da un lato - ha rilevato l'associazione - si invocano norme per la concorrenza e dall'altro si consolidano le posizioni monopolistiche di alcuni terminalisti, si cancellano le imprese di fornitura di lavoro portuale temporaneo (art.17 della legge 84/94 - oltre 2.000 portuali), il contratto nazionale di lavoro dei lavoratori portuali e ogni cautela e norma a tutela della sicurezza dei lavoratori che operano nei porti. Un attacco - ha denunciato l'ANCIP - a tutte le imprese che operano nei porti (con la soppressione del comma 7 dell'art. 16) e lo svuotamento dei compiti di controllo e di autorizzazione, a svolgimento delle operazioni portuali e delle imprese portuali, delle Autorità Portuali e delle Autorità Marittime (Comando Generale delle Capitanerie di porto). Attacco senza precedenti anche ai servizi tecnico-nautici (piloti, ormeggiatori, battellieri e rimorchiatori), ai quali si vorrebbero imporre persino la tariffe con il metodo del price-cap, quando è dimostrato che, rispetto a quelli attuali, tale metodo di calcolo comporta costi esorbitanti per gli armatori».
- Prendendo atto positivamente del fatto che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, concludendo lunedì la riunione degli “Stati Generali dei porti e della logistica”, abbia sottolineato come non possa essere che il suo Ministero a gestire integralmente il percorso della riforma, l'ANCIP ha osservato come, tuttavia, i contenuti della riforma stessa, sui temi del lavoro e delle regole per imprese ed i servizi tecnico nautici, appaiano «del tutto indeterminati e - ha precisato l'associazione - non sono per nulla fugati i dubbi circa la possibilità che prevalgano orientamenti puramente ideologici volti alla totale deregulation».
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- L'ANCIP, allo scopo di formulare le proprie proposte ed ampliare il dibattito sulle questioni aperte, ha spiegato di aver organizzato pertanto un'iniziativa unitaria, con la partecipazione delle associazioni del cluster marittimo e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, affinché tali disegni vengano definitivamente cancellati e si possa proseguire nell'approvazione dei progetti di legge già all'esame del Parlamento e definire i contenuti dei provvedimenti di cui all'art. 29 dello “Sblocca Italia”.
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- Dopo l'apertura ai lavori del presidente ANCIP, Marco Dalli, al convegno del 18 febbraio si susseguiranno gli interventi di Cesare Guidi, presidente Angopi, Marco Conforti, presidente Assiterminal, Giancarlo Russo, vicepresidente Assologistica, Pasqualino Monti, presidente Assoporti, Luca Vitiello, presidente Assorimorchiatori, Stefania Visco, presidente Federimorchiatori, Maurizio Colombai, coordinatore nazionale Filt-Cgil, Andrea Appetecchia, ricercatore Isfort, Altero Matteoli presidente VIII Commissione Senato, Michele Meta, presidente IX Commissione Trasporti - Camera dei Deputati, Marco Filippi, VIII Commissione Permanente al Senato, Bartolomeo Giachino responsabile nazionale Trasporti e Logistica Forza Italia. Concluderà i lavori Enrico Maria Pujia, direttore generale Direzione Porti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
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