- La Regione Liguria ha lanciato un appello affinché il governo e il Ministero dell'Ambiente affrontino rapidamente la questione ribaltamento a mare del cantiere navale Fincantieri di Sestri Ponente, a Genova. Il progetto prevede il trasferimento verso mare della parte produttiva dello stabilimento, che è attraversata da una linea ferroviaria, su un'area realizzata anche con il tombamento di uno specchio acqueo. L'ente regionale ha ricordato che l'iniziativa, che ha come obiettivo principale il rilancio del cantiere genovese, si porta dietro anche due importanti ricadute per la città: la messa in sicurezza del rio Molinassi contro un nuovo rischio alluvione e un sito dove destinare una significativa quantità delle terre di scavo, il cosiddetto “smarino”, per la costruzione del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano.
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- L'assessore al Lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco, incontrando una rappresentanza di sindacati e lavoratori che per questi ritardi nell'avvio del progetto ha manifestato timori e preoccupazioni per il futuro del cantiere, ha sottolineato che si tratta di sbloccare un intervento condiviso da tutti, per dare una prospettiva a una realtà produttiva di seicento lavoratori, oltre millecinquecento con l'indotto. «La parte locale degli impegni che ci siamo assunti nell'accordo di programma del 2011 ( del 28 luglio 2011, ndr) - ha spiegato Vesco - è stata onorata e proprio per importanza che rappresenta anche per il Terzo Valico, il progetto è stato curato e offerto da Cociv e ha consentito di accelerare i tempi, evitando la gare all'Autorità Portuale».
- Gara per l'affidamento dei lavori del ribaltamento a mare del cantiere - ha evidenziato l'assessore - che invece la stessa Autorità Portuale è pronta a fare entro il 2015 se dal Ministero dell'Ambiente arriverà l'atteso sblocco del progetto. Tutto - ha ricordato - è legato alla procedura che sarà adottata dal Ministero dell'Ambiente, già sollecitato dalla Regione Liguria, venerdì scorso, anche dallo stesso presidente dell'ente Claudio Burlando. Se - ha specificato - il procedimento sarà quello di “assoggettabilità” alla VIA - Valutazione di Impatto Ambientale, una azione di screening molto più breve (120 giorni) della VIA vera e propria, il risultato sarebbe positivo; cosa ben diversa se il Ministero scartasse questa opzione e scegliesse la VIA completa, i cui tempi sarebbero molto più lunghi della prima soluzione.
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- Vesco ha concluso l'intervento con i lavoratori lanciando anche un messaggio a Fincantieri per evitare - ha spiegato - che l' azienda possa giustificare tagli e modifiche contrattuali con il ritardo del progetto sul ribaltamento a mare.
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