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La malese HUBLine uscirà dal settore del trasporto marittimo containerizzato
L'attività nel segmento genera il 79% dei ricavi della compagnia, che ha deciso di mettere in vendita la flotta di portacontenitori
18 febbraio 2015
La società armatoriale malese HUBLine ha annunciato oggi la decisione di abbandonare uno dei suoi due core business, quello del trasporto marittimo containerizzato, che sarà dismesso entro la fine del corrente anno finanziario che terminerà il prossimo 30 settembre. Negli ultimi quattro anni tale ramo d'attività ha generato mediamente il 79% dei ricavi totali del gruppo armatoriale, che nel solo esercizio 2014 conclusosi lo scorso 30 settembre sono stati pari a 355,9 milioni di ringgit (94 milioni di dollari).
La compagnia ha spiegato che la decisione è stata assunta sulla base dello stato del settore, che da lungo tempo risente dell'impatto negativo della crisi economica e - ha rilevato HUBLine - è tuttora un mercato che soffre di una sovracapacità, con le compagnie del comparto che devono combattere contro la depressione dei noli per coprire i costi operativi. Inoltre - ha precisato la compagnia - il quadro globale dei traffico è in rapido mutamento e ciò sta mettendo in difficoltà il modello operativo di HUBLine.
«A causa delle perdite registrate negli ultimi dalla divisione di trasporto marittimo dei container - ha proseguito la compagnia malese in una nota - il consiglio di amministrazione è stato costretto a riesaminare le strategie operative e finanziarie del gruppo. Si è stabilito che una prosecuzione della partecipazione al mercato del trasporto containerizzato in assenza di un'immediata inversione di tendenza dello scenario del settore finirebbe per danneggiare le nostre attività in attivo costituite dalla divisione rinfuse. Dato che il consiglio di amministrazione ha il dovere di salvaguardare l'investimento degli azionisti nel gruppo, ha deciso che è il momento giusto per tagliare il ramo del trasporto marittimo containerizzato del gruppo e focalizzare piuttosto tempo e risorse del gruppo su ciò che massimizza i rendimenti a favore degli azionisti. La divisione rinfuse del gruppo - ha sottolineato HUBLine - ha il potenziale per svilupparsi e crescere senza essere limitata dalla necessità di sostenere la divisione di trasporto dei container».
La compagnia malese ha ricordato che se nell'ultimo quadriennio il trasporto dei container ha prodotto il 79% dei ricavi, ha registrato anche una diminuzione del -134% dell'utile ante imposte ed ha complessivamente avuto un impatto negativo sull'utile netto del gruppo.
HUBLine ha specificato che la dismissione delle attività nel settore dei servizi di linea comporterà la cessazione di linee marittime, che sono incentrate principalmente sui porti del sud-est asiatico, e dei servizi e contratti correlati, nonché la cessione di asset impiegati nel settore, e avrà un impatto anche sull'attività di diverse filiali e agenzie che si occupano del ramo dei servizi di linea. Inoltre la voce dei costi straordinari registrata sul bilancio dell'esercizio annuale che terminerà il 30 settembre 2015 avrà un valore di circa 350 milioni di ringgit (98 milioni di dollari).
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