- Su richiesta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, il Consiglio dei Ministri ha stralciato dal disegno di legge sul mercato e la concorrenza tutte le norme attinenti al settore della portualità. La norma sui servizi tecnico-nautici, quella sulle concessioni e la loro durata in ambito portuale e quella sul conflitto di interessi delle Autorità Portuali in relazione alla partecipazione in società - ha specificato il governo - non fanno più parte del testo del disegno di legge e si è convenuto che della materia si occuperà, in modo organico, la riforma della portualità e della logistica alla quale sta lavorando il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
- «Ora subito il piano della logistica e dei porti e il varo della riforma di settore», ha esortato il presidente dell'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), Pasqualino Monti, non appena a conoscenza della notizia dello stralcio dei porti dal disegno di legge Concorrenza. «Si tratta - ha sottolineato Monti - di una importante vittoria per l'intero cluster marittimo, per i porti, gli operatori privati e per i lavoratori del settore che si sono compattati fornendo al ministro Lupi, che si è battuto con decisione, gli strumenti e la forza indispensabili ora per imprimere una netta accelerazione al processo di messa a punto del piano della logistica e dei porti e della riforma del comparto».
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