- Il Comitato Portuale di Savona ha approvato la delibera di acquisizione da parte dell'Autorità Portuale del pacchetto di controllo di Interporto di Vado Spa (VIO), la società che gestisce il centro logistico di Vado Ligure e che attualmente è partecipata con il 7,99% dallo stesso ente portuale savonese che possiede 462mila azioni dell'azienda.
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- L'operazione prevede l'acquisto di altre 3,7 milioni di azioni ordinarie di VIO, pari al 64% del capitale sociale, attualmente detenute dalla società GF Portem Srl (CF Group - gruppo Orsero) per un corrispettivo non superiore a 23 milioni di euro. Le restanti 1,6 milioni di azioni di VIO sono di Autostrada dei Fiori Spa, concessionaria autostradale controllata dal gruppo Gavio, che detiene 1,6 milioni di azioni, pari al 28% del capitale.
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- L'Autorità Portuale ha spiegato che la nuova delibera è stata presentata al Comitato dopo la variazione normativa introdotta dalle Legge di Stabilità 2015 che nel caso di partecipazioni societarie da parte di soggetti pubblici richiede il criterio di “indispensabilità”, modificando il principio normativo su cui era stata impostata la delibera sostanzialmente analoga votata positivamente dall'assemblea il 15 settembre dell'anno scorso. Il Comitato ribadendo il parere positivo ha quindi nuovamente dato il mandato al presidente dell'Autorità Portuale di perfezionare la trattativa di compravendita con un limite all'acquisizione: la somma complessiva non dovrà eccedere i 23 milioni di euro.
- «Il passaggio in Comitato - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale, Gian Luigi Miazza - rappresenta una garanzia ulteriore riguardo la piena legittimità del nostro atto. L'atto deliberante sarà inviato alla Corte dei Conti prima della definizione dell'operazione di acquisto vera e propria». «L'obiettivo - ha ribadito Miazza - è completare lo sviluppo del sistema logistico e intermodale. L'operazione VIO rispetta i dettami normativi e risponde ai criteri di indispensabilità che richiede la legge: è infatti indispensabile al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, la più importante delle quali è garantire una “governace pubblica” a tutto il complesso di investimenti che si stanno realizzando nell'ambito portuale con al centro la piattaforma di Vado ma non solo».
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- L'ente portuale ha specificato che «il VIO dispone infatti delle aree che saranno destinate alla realizzazione di un più completo e razionale terminal ferroviario, che sarà in grado di veicolare quote significative di traffico generato dalla piattaforma. L'interporto di Vado è inoltre un elemento centrale della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) essendo incluso nell'elenco dei nodi “Core” approvato dal Consiglio europeo. La presenza dell'interporto nelle aree adiacenti allo scalo - ha spiegato l'ente - consente di accedere alla parte più cospicua dei fondi che la UE mette a disposizione per il completamento e lo sviluppo della rete TEN-T per il finanziamento degli interventi riguardanti le connessioni intermodali tra porto, interporto e rete di trasporto».
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- «Saremo in grado - ha concluso Miazza - di migliorare la competitività del sistema portuale di Savona e della Liguria; favoriremo la crescita dei traffici delle merci e agevoleremo l'intermodalità con collegamenti ferroviari che trasferiranno dalla gomma ai binari un'alta percentuale di container. Faremo crescere gli scambi commerciali e quindi l'occupazione; costruiremo un sistema portuale e logistico con investimenti non solo pubblici ma anche privati. Fattori che sono i pilastri principali dell'annunciata, prossima riforma portuale e logistica e che Savona sta già realizzando».
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