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Serracchiani: sono Trieste, Genova e Gioia Tauro i porti strategici per l'Italia
«Bisogna - ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia - investire prioritariamente su questi scali»
16 marzo 2015
Sono tre i porti strategici per l'Italia: Trieste, Genova e Gioia Tauro. Lo ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo sabato scorso al 28° Meeting Giovani Imprenditori del Nordest svoltosi alla Stazione Marittima del capoluogo giuliano.
«Bisogna - ha spiegato Serracchiani - investire prioritariamente su questi scali e successivamente ragionare sulla messa a sistema dell'Alto Adriatico con Ravenna, Venezia, Capodistria e Fiume in un'ottica di reale competitività che significa non sovrapporre inutilmente strategie e competenze. Al momento - ha aggiunto - molte navi preferiscono allungare la navigazione piuttosto che affrontare la nostra burocrazia frammentata».
Auspicando che l'Agenzia delle Dogane diventi l'unico interlocutore per le navi che attraccano in Italia, la presidente della Regione ha evidenziato che «il problema è lo stesso che hanno le imprese, anche loro bisognose di un contatto che - ha annunciato - nella nostra regione sarà l'Agenzia unica per gli investimenti». Secondo Serracchiani, la sfida culturale è quindi cambiare il sistema rimettendo in gioco anche quello che per troppo tempo è stato considerato un consolidato intoccabile.
Sulle opere da affrontare per prime, la presidente dell'ente regionale ha sottolineato che è necessario partire dalla risistemazione dell'esistente e solo successivamente pensare a creare nuove infrastrutture. Fondamentale, nel momento in cui aumentano i bisogni e diminuiscono le risorse - ha rilevato - definire priorità reali e non inserire tutto in un unico calderone, individuando cosa davvero serve, quali sono gli obiettivi e i rispettivi mercati di interlocuzione.
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