- Ammonteranno a soli 50 milioni di euro i fondi messi a disposizione dal governo per la realizzazione della Darsena Europa nel porto di Livorno, progetto che richiederà un investimento complessivo di circa 650 milioni di euro. La cifra comunicata dall'esecutivo è distante dall'iniziale ipotesi che il governo potesse partecipare al finanziamento dell'opera con una somma pari a quella impegnata dalla Regione Toscana, che in un primo tempo vi aveva destinato 170 milioni e poi aveva aumentato lo stanziamento a 200 milioni di euro ( del 3 marzo 2015). Nel progetto l'Autorità Portuale di Livorno investirà altri 200 milioni di euro.
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- L'importo dei fondi messi a disposizione dalla presidenza del Consiglio dei ministri è stato reso noto ieri nel corso di un incontro a Roma, nella sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, al quale hanno partecipato il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, con l'assessore regionale alle Attività produttive, Gianfranco Simoncini, l'assessore al Lavoro e allo sviluppo economico del Comune di Livorno, Francesca Martini, il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, e i sindaci di Collesalvetti, Rosignano e Massa.
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- Sono stati inoltre approvati finanziamenti per cinque milioni di euro (2,5 dal ministero dei Trasporti e 2,5 da parte di Rete Ferroviaria Italiana) per la realizzazione dello scavalco ferroviario finalizzato a collegare porto con interporto e altri 10 milioni di euro per il piano della reindustrializzazione (incentivi alle imprese).
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- Il Comune di Livorno ha reso noto che è stata fermata la proposta del presidente dell'Autorità Portuale di lottizzare l'opera e anticipare, rispetto ai tempi dell'accordo, la pubblicazione di un bando di project financing relativo alla progettazione della Darsena Europa e alla realizzazione delle sole opere private (terminal containers). L'ipotesi dell'Autorità Portuale era quella di viaggiare su due binari, da una parte le opere pubbliche (diga, banchine, etc.), la cui realizzazione sarebbe stata pianificata sulla base dei contributi governativi e regionali stanziati in accordo di programma e, dall'altra, un terminal da 300 milioni di euro realizzabile fin da subito grazie a un investimento privato di 150 milioni di euro (il resto lo avrebbe messo la Port Authority).
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- È stato invece deciso che le procedure per l'assegnazione dei lavori saranno tracciate sui prossimi tavoli di livello governativo e improntate alla massimo trasparenza, e vedranno la partecipazione di tutti gli enti firmatari dell'Accordi di Programma e delle autorità nazionali preposte alla vigilanza sulla costruzione delle grandi opere.
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