- Venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva un provvedimento che attua la direttiva dell'Unione Europea n. 2012/35/UE, relativa ai requisiti minimi della formazione della gente in mare. «Lo schema di decreto legislativo - ha spiegato il governo in una nota - innova la vigente disciplina sotto diversi aspetti, con lo scopo principale di assicurare, ancora meglio, la presenza a bordo delle navi mercantili che effettuano scalo, ossia arrivano e partono dai nostri porti, di lavoratori marittimi in possesso di idonei certificati di formazione, addestrati ed impiegati in aderenza alle disposizioni internazionali in materia di sicurezza della navigazione».
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- «Il provvedimento - prosegue la nota - interviene, tra l'altro, in materia di enti e di istituti incaricati della formazione degli equipaggi marittimi, individuando responsabilità e doveri delle compagnie di navigazione che gestiscono le navi e dei comandanti delle navi che impiegano gli equipaggi a bordo. Particolare importanza riveste infatti la previsione secondo la quale l'equipaggio deve essere in grado di coordinare le proprie attività nelle situazioni di emergenza, ai fini della sicurezza della navigazione, della prevenzione e del contenimento dell'inquinamento marino. Il provvedimento, anche in aderenza a quanto stabilito a livello europeo, prevede inoltre un sistema di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive volto a reprimere i casi di violazione delle disposizioni previste a tutela della sicurezza della navigazione e dell'ambiente marino, sotto la vigilanza del personale specializzato del Corpo della Capitanerie di Porto - Guardia Costiera».
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