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Incontro tra Regione, Autorità Portuale e RFI per il miglioramento dei servizi ferroviari del porto di Trieste
Affrontati i temi della futura gestione della manovra ferroviaria e degli investimenti infrastrutturali a Campo Marzio
21 maggio 2015
Ieri nel corso di una riunione la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, e l'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Maurizio Gentile, hanno affrontato i temi della futura gestione della manovra ferroviaria nel porto di Trieste, attività che attualmente vede RFI eseguire la manovra primaria e la società Adriafer dell'authority portuale svolgere la manovra secondaria, e degli investimenti infrastrutturali alla Stazione di Campo Marzio, che è di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato.
In particolare, nel corso del colloquio si è parlato delle modalità da attuare per garantire la continuità del servizio della manovra ferroviaria all'interno dello scalo portuale dal momento in cui RFI cesserà di gestirla direttamente, come è stato annunciato nei giorni scorsi.
Con l'incontro - ha sottolineato la presidente della Regione - «abbiamo compiuto oggi un passo importante verso la manovra unica». «È molto positivo - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale - che ci venga richiesto di definire insieme il percorso da seguire».
Circa l'altro elemento affrontato, il layout organizzativo di Campo Marzio per il quale è stato presentato al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) un progetto che prevede l'automazione del funzionamento dei binari e guarda a un reale potenziamento ed efficientamento dello scalo, in particolare per la composizione dei treni da 750 metri, in proposito - ha spiegato D'Agostino «sono stati approfonditi alcuni aspetti tecnici in modo da arrivare preparati all'istruttoria del CIPE». Anche su questo tema - ha precisato il presidente dell'Autorità Portuale - «abbiamo riscontrato l'attenzione di RFI. Formuleremo - ha aggiunto - una serie di ipotesi, accompagnate dalle opportune planimetrie, da condividere con i tecnici di RFI, per poi poter sottoporre il progetto condiviso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».
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