- Attualmente con c'è un regolamento europeo sui porti, ma un eccesso di norme porterà alla scomparsa dei porti. Lo ha detto oggi l'europarlamentare tedesco Knut Fleckenstein, relatore della proposta di regolamento europeo in materia portuale, intervenendo ad Atene alla conferenza annuale dell'European Sea Ports Organisation (ESPO) nel corso della quale ha presentato l'ultima stesura del progetto di relazione sulla proposta di regolamento sull'accesso al mercato dei servizi portuali e sulla trasparenza dei finanziamenti ai porti.
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- Fleckenstein ha precisato che non può esserci un'unica soluzione legislativa per tutti i porti europei, data la loro diversità. Ciò che è importante - ha sottolineato - è assicurare l'autonomia dei porti, stabilire regole trasparenti e la possibilità di rendere i porti più competitivi. In merito all'autonomia degli scali portuali Flecknstein, annunciando che il prossimo mese la proposta di regolamento sui porti sarà dibattuta dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo, ha specificato che il regolamento parla di autonomia dei porti nello stabilire le tariffe. A tal proposito l'eurodeputato ha evidenziato che non ha senso che le tariffe praticate del porto di Barcellona siano decise a Madrid così come quelle del porto di Koper siano definite a Lubiana.
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- L'europarlamentare ha illustrato i principali punti del suo progetto di relazione, che prevede la totale soppressione delle disposizioni sull'accesso al mercato a favore di modelli organizzativi flessibili. Flecknstein si è soffermato in particolare sulla necessità di assicurare la trasparenza dei finanziamenti pubblici ai porti, constatando la stretta connessione che sussiste tra il regolamento sui porti e norme chiare sugli aiuti di Stato ai porti. A tal proposito ha precisato che non c'è alcuna data precisa per il voto su questa relazione dato che ciò dipenderà dai progressi compiuti sul fronte della definizione di nuove norme sugli aiuti di Stato.
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- Inoltre, specificando che la semplice introduzione di una soglia per gli investimenti non sarebbe sufficiente, Flecknstein ha spiegato che il progetto di relazione esorta ad includere i porti nel regolamento 651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con cui alcuni settori sono esentati dall'obbligo di notifica di alcune categorie di aiuti.
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- Nel suo intervento alla conferenza dell'ESPO, il greco Fotis Karamitsos, vice direttore generale ad interim della Direzione Generale Mobilità e Trasporti della Commissione Europea, ha rimarcato l'importanza di varare la regolamentazione sui porti ed ha esportato i politici europei a «non lasciare che i tribunali facciano la politica in vostra vece».
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