- Se nelle ultime settimane a Livorno il tema della portualità è stato perlopiù incentrato sul progetto per la realizzazione della nuova area terminalistica della Piattaforma Europa, oggi la discussione si è spostata sulle infrastrutture immateriali e si è parlato di innovazione, soluzioni ICT per il trasporto marittimo e reti wireless basate sul wi-fi. L'occasione per spostare l'attenzione su questi aspetti della moderna portualità è stata offerta dalla seconda edizione del “Port Innovation Day”, il workshop organizzato dall'Autorità Portuale di Livorno in collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni (CNIT) che ha impegnato per tutta la giornata operatori internazionali e esperti di settore in un dibattito che ha avuto al centro dei riflettori le esperienze di innovazione dei porti europei e quelle dello scalo labronico.
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- Le sfide e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie sono ben presenti all'Autorità Portuale:«la sfida da vincere per i prossimi anni - ha confermato il segretario generale dell'ente, Massimo Provinciali - è quella di creare un'Autorità Portuale di sistema che sappia rispondere alle esigenze di mercato il più rapidamente possibile, che sappia sviluppare soluzioni innovative che facilitino le sinergie con le infrastrutture del retroterra e che sappia condividere servizi e info-strutture con porti vicini. Sotto questo punto di vista - ha sottolineato Provinciali - posso affermare con un briciolo di orgoglio che l'Authority sta riuscendo a diventare il pivot del sistema delle imprese, delle istituzioni e del mondo accademico nel campo dell'innovazione tecnologica».
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- Anche il sindaco ha evidenziato l'importanza dell'innovation technology come variabile pesante in termini di impresa: «spesso - ha rilevato Filippo Nogarin - le grandi visioni del futuro nascono da una semplice intuizione. Penso alla 3M, società che è diventata famosa grazie all'invenzione del Post-It: si tratta di una idea semplice, banale, che ha però rivoluzionato un'epoca. Ecco, oggi sono felice di essere qui come spettatore per capire quali delle intuizioni in campo tecnologico presentate dall'Autorità Portuale di Livorno avranno la forza di rivoluzionare il modo di fare impresa nel porto di Livorno. Ho la speranza che questa giornata diventi il volano per rilanciare una nuova idea di comunità che veda le amministrazioni e le aziende impegnate in un percorso di riqualificazione dello scalo labronico».
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- «Da La Spezia a Piombino - ha osservato la dirigente Sviluppo strategico dell'Autorità Portuale, Antonella Querci - lo scalo labronico è al centro di un cluster i cui nodi sono equalizzati lungo la stessa direttrice TEN-T. Il cluster dell'Alto Tirreno può oggi ambire a diventare un importante punto gateway, di snodo della merce verso i mercati dell'Europa centro-orientale. Puntare sull'innovazione tecnologica vuol dire rendere attrattivo questo punto gateway, vuol dire anche mettere in correlazione Livorno con porti fisicamente lontani, come quelli collocati lungo la sponda sud del Mediterraneo, con cui stiamo realizzando forti sinergie». La partecipazione dell'Autorità Portuale di Livorno alla commissione ad hoc dell'European Sea Ports Organisation (ESPO) per l'innovazione nei porti europei, la collaborazione con il Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni e con l'ETSI (European Telecommunications Standard Institute) sul fronte della standardizzazione dei sistemi informativi dei porti e le numerose iniziative promosse nel campo dell'ICT - ha rimarcato Antonella Querci - sono gli assi su cui investire per fare di Livorno un porto smart, connesso, standard e tecnologicamente avanzato.
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- Proprio con questi obiettivi oggi l'Autorità Portuale ha sottoscritto con Confindustria Livorno il protocollo d'intesa “Industrial Port Innovation: agenda dell'innovazione per il futuro del porto di Livorno. Infrastrutture, ICT ed ITS per un porto di nuova generazione”. Con l'accordo le parti si sono impegnate a dotare il porto di una rete di comunicazione cablata ad alta velocità a supporto delle attività industriali e logistiche, a strutturare in porto nuovi sistemi di misura fondati anche sullo sviluppo di una sensoristica non ancora commerciale e a sviluppare le piattaforme già esistenti di tipo Port Community System (PCS) e di tipo Port Monitoring System (PMS), con il fine di dotare il porto di un centro servizi e controllo.
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- «Il protocollo - ha spiegato Simone Genovesi, presidente di Terziario Innovativo di Confindustria Livorno - prende il via da una logica bottom up dell'Autorità Portuale di Livorno, che è quella di mettersi in ascolto delle imprese». «Questa intesa - ha aggiunto il presidente di Confindustria Livorno, Alberto Ricci - rafforza la collaborazione tra Authority e confindustriali. Attraverso l'innovazione tecnologica possono essere raggiunti risultati importanti nella filiera della logistica».
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- Nel corso dell'incontro odierno è stato ricordato che proprio per “fare sistema” l'Autorità Portuale di Livorno ha elaborato servizi per la comunità portuale come il Tuscan Port Community System, la moderna piattaforma telematica che permette a tutti i soggetti interessati di comunicare tra di loro e di seguire da vicino il percorso della merce, dalla nave a destinazione. Il TPCS - ha annunciato il responsabile Ufficio progetti strategici dell'ente portuale, Paolo Scarpellini - è stato ora arricchito di nuove funzionalità che lo rendono interoperabile con le piattaforme dell'area mediterranea per supportare le linee di traffico con i maggiori porti del Nord Africa. L'obiettivo è di garantire la progressiva integrazione con i corridoi di trasporto intermodali europei, sia attraverso la rete dei Port Community System sia con i sistemi telematici delle piattaforme logistiche multimodali ferro-gomma.
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- Negli ultimi anni Livorno è anche riuscita a migliorare i servizi di tracciabilità della merce istituendo corridoi controllati che consentono di sdoganare i prodotti in arrivo via mare durante il trasporto dal porto al retroterra. «I secure corridor - ha detto il responsabile Ufficio innovazione e tecnologie dell'Autorità Portuale, Francesco Papucci - saranno una realtà per Livorno nei prossimi mesi grazie alle intese sviluppate con gli interporti e grazie alla collaborazione con l'Agenzia delle Dogane». Sotto questo punto di vista, due sono i fronti aperti dall'ente portuale nell'ambito dell'integrazione tra porto e retroporto: la Piattaforma Port Monitoring System, che permette di visualizzare in tecnologia 3D diversi dati utili quali il posizionamento della nave, l'elenco dei passeggeri e delle merci pericolose e il livello di manutenzione di impianti e infrastrutture, e il Medi-Tracknet, una piattaforma a basso costo per la tracciabilità dei camion, dei rimorchi, semirimorchi e cisterne nell'ambito dei corridoi intermodali stabiliti tra soggetti logistici europei.
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- Inoltre, in campo ferroviario, l'Autorità Portuale lavora per mettere in contatto il TPCS con la piattaforma integrata logistica del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con lo scopo di eliminare i cosiddetti missing links, collegamenti mancanti sia sul lato dell'import (composizione treno, abbinamento carro-treno, ecc) che su quello dell'export (prenotazione treni in arrivo, finestra operatività navi, ecc) e rendere competitiva Livorno per quando saranno state realizzate le opere di infrastrutturazione ferroviaria del porto commerciale. L'integrazione ferro-mare è una delle priorità dell'ente portuale, che ha l'obiettivo di incrementare la percentuale di traffico su rotaia soprattutto in importazione.
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- Intervenendo al dibattito sugli “Scenari, prospettive e proposte per una politica europea di innovazione dei porti”, il funzionario dell'Autorità Portuale, Francealberto De Bari, ha specificato che l'innovazione non è però solo un problema di tecnologia, ma anche di politica e di governance: «i porti europei - ha ricordato De Bari - stanno presentando come ESPO le loro esigenze in tema di ICT per far sì che l'UE valorizzi sempre più i porti. Gli scali portuali non sono solo infrastrutture chiave dell'industria europea (no port, no industry), ma anche volani per l'introduzione di soluzioni tecnologiche avanzate destinate poi a trasformare il volto dei sistemi logistici, delle città (smart cities) e degli stessi nostri stili di vita».
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- La sessione conclusiva del Port Innovation Day, coordinata da De Bari, ha visto la partecipazione di tutti i più importanti player istituzionali: la Regione Toscana, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ESPO e la Commissione Europea.
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