- Il gruppo navalmeccanico olandese Royal IHC, specializzato principalmente nella produzione di unità navali per il settore minerario e per l'industria offshore, ha annunciato una drastica riduzione del personale che comporterà la cancellazione di oltre 2.000 posti di lavoro sui circa 3.000 nell'azienda, nonché il dimezzamento degli stabilimenti produttivi, con la prossima chiusura di due cantieri.
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- IHC ha spiegato che tale decisione è stata assunta quale conseguenza diretta del rapido deterioramento del mercato e rappresenta un'accelerazione del processo di ristrutturazione aziendale annunciato lo scorso anno che mira a ridurre la dipendenza della società da settori “volatili” della cantieristica, ma anche a sviluppare l'attività in altri campi legati alla navalmeccanica o attività come il servizio e il noleggio.
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- Le misure prevedono entro la fine di quest'anno la cancellazione di 487 posti di lavoro a tempo pieno e di altri 1.127 impieghi a tempo determinato. Inoltre saranno chiusi i cantieri navali di Sliedrecht e di Hardinxveld, mentre continueranno ad essere operativi i cantieri di Krimpen e di Kinderdijk così come il quartier generale del gruppo a Sliedrecht.
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- IHC ha archiviato l'esercizio 2014 con un utile netto di 124,0 milioni di euro su ricavi per 1,2 miliardi di euro, con incrementi rispettivamente del +120,2% e del +23,4% sull'esercizio economico 2013. L'EBITDA è ammontato a 191,9 milioni di euro (+77,8). Se i risultati economici hanno registrato un significativo miglioramento, i nuovi ordini acquisiti dal gruppo, invece, sono calati drasticamente scendendo ad un valore totale di 582,9 milioni di euro nel 2014 rispetto a quasi 1,8 miliardi di euro nell'anno precedente, flessione - ha spiegato l'azienda - che è stata determinata dal peggioramento del mercato registrato in particolare nell'ultimo trimestre del 2014.
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