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Il porto di Trieste si conferma fulcro dei servizi intermodali del gruppo tedesco Kombiverkehr
D'Agostino: i volumi trasportati con l'intermodalità su alcune tratte hanno superato quelli stradali, grazie alla maggiore affidabilità e sostenibilità
6 agosto 2015
L'Autorità Portuale di Trieste ha evidenziato l'importanza crescente che lo scalo portuale giuliano sta assumendo nell'ambito del network di servizi dell'operatore intermodale tedesco Kombiverkehr, che ha iniziato a investire nel porto italiano nel 2008 sul Molo Sesto gestito dal gruppo Parisi (Europa Multipurpose Terminals - EMT) con un primo treno Mannheim-Trieste, con frequenza settimanale per un totale di 52 treni annui. Da lì - ha ricordato l'ente portuale - vi è stata una crescita graduale con nuovi collegamenti dai due hub di Monaco e Ludwigshafen tanto che nel 2014 il colosso tedesco ha trattato 1.059 coppie di treni sul Molo VI, ovvero tre treni in arrivo e tre in partenza al giorno e ha trasportato 66.156 unità intermodali (equivalenti ai container da 45 piedi).
Come ha sottolineato la stessa Kombiverkehr nel suo ultimo rapporto annuale relativo al 2014, il porto di Trieste è diventato il fulcro intermodale del servizio dell'azienda tedesca che collega la Germania con la parte asiatica della Turchia, che è stato introdotto nell'ottobre 2013 e che in soli quattro giorni permette di trasportare semirimorchi, container e casse mobili da Ludwigshafen e Monaco di Baviera fino a Trieste da dove, imbarcati su traghetti, raggiungono i porti turchi di Pendik, Haydarpasa, Cesme e Mersin ( del 30 settembre 2013).
Inoltre dallo scorso gennaio Kombiverker offre un servizio combinato ferrovia-traghetto che collega il porto di Lavrio, nella regione attica della Grecia, con Trieste e i terminal in Germania. «La rotta per la Grecia e la Turchia attraverso il porto di Trieste - ha evidenziato l'azienda nell'annual report - si è imposta sul mercato quale valida alternativa al trasporto via terra attraverso i Balcani. I servizi con l'impiego del treno - ha precisato Kombiverkehr - sono stati inaugurati nell'ottobre 2013 e i volumi sono già superiori rispetto a quelli sulla precedente rotta via terra, fatto che è attribuibile alla velocità e affidabilità del trasporto trimodale».
Rilevando che Kombiverkehr ha visto il potenziale del porto di Trieste quale cerniera naturale nel collegamento tra il Mediterraneo orientale ed il Nord e Centro Europa, il commissario dell'Autorità Portuale di Trieste, Zeno D'Agostino - ha rimarcato che si tratta di «una notizia importante che conferma la fiducia che la Kombiverkehr sta riponendo nel porto di Trieste. I volumi trasportati con l'intermodalità su alcune tratte - ha aggiunto - hanno superato quelli stradali, grazie alla maggiore affidabilità e sostenibilità. I servizi inoltre sono particolarmente adatti per trasportare le spedizioni pesanti e le merci pericolose su lunga distanza in modo sicuro ed efficiente. Attualmente - ha reso noto D'Agostino - sul terminal EMT abbiamo raggiunto una percentuale del 75% di trasporto ferroviario sul traffico complessivo, rispetto ad un 25% di traffico stradale. A Trieste stiamo investendo molte risorse sull'intermodale ed è importante vedere che alcuni segnali positivi arrivano proprio dal mercato e dagli operatori stranieri».
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