- Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, ha approvato ieri sera in via definitiva il Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica (PSNPL), da adottarsi con decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Il governo ha ricordato che «la IX Commissione della Camera e la VIII Commissione del Senato hanno espresso parere favorevole al Piano con osservazioni che sono state recepite o considerati attinenti a principi e criteri e obiettivi già contenuti nel Piano. In particolare – ha chiarito l'esecutivo - sono state espressamente recepite nel piano le osservazioni in ordine alla richiesta di attuare le modifiche concernenti la governance mediante un provvedimento organico. Sono state altresì espressamente recepite le osservazioni concernenti il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nella fase attuativa del piano e alla necessità che si mantenga il vincolo del bilancio in utile».
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- Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ricordato che nella prima parte del documento «si analizzano i profili che condizionano le performance dei porti italiani quali porte di scambio dei sistemi territoriali economico - produttivi e dei consumi. Si analizzano poi gli aspetti legati agli accordi euro-mediterranei, gli scenari geo-economici globali di riferimento, l'andamento della domanda dei traffici nei diversi segmenti, l'attuale offerta infrastrutturale e dei servizi. Molto spazio è dedicato poi alla disamina delle vigenti procedure amministrative dei controlli e dello sdoganamento delle merci: una delle principali cause della scarsa competitività internazionale del sistema portuale nazionale. Si evidenzia quindi una normativa eccessivamente complessa e disomogenea, con stratificazione multilivello di iter procedurali, istituzionali ed amministrativi. Infine vengono esposti gli scenari tendenziali di domanda sulla base di analisi macroeconomiche, geopolitiche e sociali, nonché di posizionamento di mercato degli attori di settore e della struttura delle reti distributive, allo scopo di rivedere i possibili cambiamenti dell'organizzazione delle filiere logistiche e trasportistiche».
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- «Sulla scorta delle analisi condotte – ha specificato inoltre il Ministero - il Piano individua una strategia integrata, con azioni da compiere sia nei porti sia sulla loro accessibilità - da mare e da terra - al fine di potenziare il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo e negli scambi internazionali. La strategia è articolata per dieci obiettivi strategici, declinati al loro interno in specifiche e dettagliate azioni: semplificazione e snellimento; concorrenza, trasparenza e upgrading dei servizi; miglioramento accessibilità dei collegamenti marittimi; integrazione del sistema logistico; miglioramento delle prestazioni infrastrutturale; innovazione; sostenibilità; certezza e programmabilità delle risorse finanziarie; coordinamento nazionale e confronto partenariale; attualizzazione della governance del sistema».
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- Ricordando che l'attuale assetto della governance portuale è plasmato dalla legge n.84 del 1994, il Ministero ha spiegato che il nuovo Piano individua nella dimensione “mono-scalo” degli organi di governo dei porti uno dei fattori principali su cui intervenire, avendo tale assetto prodotto nel tempo una non efficiente allocazione delle risorse e degli investimenti, anche per l'assenza di una stringente strategia nazionale volta a sviluppare il sistema portuale italiano nel suo complesso». Il nuovo Piano propone quindi «un nuovo modello di governance, da realizzarsi attraverso atti legislativi successivi, in ossequio al disposto dell'art. 29 decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, cosiddetto “Sblocca Italia”, che pone tra gli strumenti serventi alla realizzazione degli obiettivi del Piano la razionalizzazione, il riassetto e l'accorpamento delle Autorità Portuali esistenti. In particolare il piano definisce una strategia di intervento ipotizzando l'istituzione di Autorità di Sistema Portuale (AdSP)».
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- Il dicastero ha concluso precisando che, «in prospettiva, il Piano , plurisettoriale e plurimodale, e, segnatamente, nel Documento di Programmazione Pluriennale che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intende redigere ed approvare entro la fine del corrente anno 2015, secondo il disposto del decreto legislativo n. 228/2011, e nella cornice del Piano Strategico Nazionale dei Trasporti e della Logistica.
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