- Non ci sono più ostacoli all'avvio dei lavori di dragaggio nel canale di accesso del porto di Monfalcone, intervento atteso da ormai dieci anni. Lo ha reso noto l'assessore all'Ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, annunciando che, dopo il recente via libera all'opera da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), , rendendo di fatto possibile l'avvio delle opere di escavo.
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- L'intervento, proposto dall'Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone della Camera di Commercio di Gorizia, prevede l'approfondimento del canale di accesso e del bacino di evoluzione del porto alla profondità di -12,50 metri, con il dragaggio di 885mila metri cubi di materiale da refluire in cassa di colmata. La profondità attuale degli specchi acquei intermedi dell'intervento è di -11,50 metri, insufficiente a soddisfare totalmente le esigenze degli attuali utenti del porto.
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- «Si tratta - ha sottolineato l'assessore regionale - di un intervento attesissimo, determinante per garantire una migliore navigabilità e quindi per un pieno utilizzo e per il rilancio dello scalo». Grazie alla maggiore profondità, infatti, anche le navi di grandi dimensioni, con maggiore pescaggio, potranno accedere all'area portuale. «Ciò - ha rilevato Sara Vito - comporterà un incremento delle opportunità commerciali e produttive dell'intero territorio, con positivi riflessi e prospettive di sviluppo anche per il Monfalconese, per la cantieristica e quindi per l'intera economia del Friuli Venezia Giulia».
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- Ricordando che ci sono voluti appunto dieci anni per arrivare a questo risultato, l'assessore ha specificato che si è trattato di una «procedura complessa, che è andata a buon fine grazie all'attenzione e alla perseveranza con cui la giunta regionale guidata dalla presidente Debora Serracchiani, fin dall'insediamento, in particolare attraverso la direzione Ambiente della Regione, ha affrontato la questione. Costanza e impegno hanno portato al giusto riconoscimento».
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