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Il gruppo armatoriale OOIL ha chiuso il primo semestre 2015 con un utile netto di 238,6 milioni di dollari (+31,7%)
Tung: «il prossimo anno l'industria del trasporto containerizzato dovrebbe trovarsi in uno scenario operativo più favorevole»
10 agosto 2015
Il gruppo armatoriale Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL), che opera nel settore del trasporto marittimo dei container attraverso la compagnia Orient Overseas Container Line (OOCL), nel settore logistico e nel settore immobiliare, ha chiuso il primo semestre di quest'anno con un utile netto di 238,6 milioni di dollari, in aumento del +31,7% rispetto a 181,2 milioni di dollari nella prima metà del 2014.
I ricavi sono diminuiti del -6,0% scendendo a 3,04 miliardi di dollari. La contrazione del volume d'affari è stata determinata principalmente dalla riduzione del -2,3% dei volumi trasportati dalla flotta di portacontenitori della OOCL, che sono stati pari ad oltre 2,7 milioni di container teu ( del 24 luglio 2015), dal calo dei ricavi generati da questa attività a causa della discesa dei noli, che si sono attestati a 2,7 miliardi di dollari (-6,4%), e dalla flessione del -1,2% dei ricavi nel segmento della logistica. Più rilevante la diminuzione dei costi operativi che sono scesi del -10,5% a 2,61 miliardi di dollari grazie soprattutto alla riduzione del -38% del costo del combustibile, con un costo medio del bunker di 352 dollari/tonnellata registrato da OOCL nella prima metà di quest'anno rispetto a 595 dollari/tonnellata nei primi sei mesi del 2014. L'utile operativo è stato pari a 271,0 milioni di dollari, in crescita del +28,5% rispetto a 210,9 milioni di dollari nella prima metà del 2014.
«Il settore - ha detto il chairman di OOIL, C C Tung, commentando i risultati conseguiti dal gruppo - ha attraversato un periodo di volatilità nel primo semestre. Nei primi mesi del 2015 il comparto ha beneficiato di un mercato dei noli relativamente stabile. Con l'effetto combinato del tradizionale picco stagionale prima del Capodanno cinese, dei limiti di capacità determinati dalla congestione dei porti e dell'interruzione del lavoro negli USA e da un miglioramento della struttura dei costi generata da una riduzione del prezzo del petrolio, il settore ha registrato un significativo miglioramento delle marginalità. Nella seconda metà del primo semestre, con la reimmissione in servizio di navi e con la consegna di navi di nuova costruzione, il livello dei noli ha virato rapidamente verso il basso determinando una riduzione dei margini. È probabile - ha osservato Tung - che nel suo complesso il settore registrerà risultati differenziati per il primo semestre dell'anno».
Evidenziando quali sono attualmente le criticità nel segmento del trasporto marittimo containerizzato, Tung ha rilevato che «nel 2015 il settore deve confrontarsi con un consistente orderbook. Fintantoché non si avrà una crescita della domanda sostenibile - ha spiegato il chairman di OOIL - i noli continueranno ad essere sotto pressione. Ciò è difficile che sia più evidente di quanto lo è stato nel secondo trimestre di quest'anno, quando la crescita della domanda è stata meno che soddisfacente relativamente ad alcune rotte di traffico, in particolare per quella Asia-Europa».
«Guardando avanti al secondo semestre e al prossimo anno - ha proseguito Tung - è rassicurante per il settore che le consegne di nuove navi programmate per il 2016 siano relativamente limitate e si spera che l'aumento dei volumi di carico, in particolare sulle rotte Asia-Europa e su quelle intra-asiatiche, riassumerà una traiettoria più favorevole».
Sottolineando che per OOIL il primo semestre del 2015 si è rivelato soddisfacente, Tung ha rilevato che «ora la direzione assunta dall'economia mondiale è più favorevole. Con una ripresa più sostenibile a livello mondiale, un rapporto domanda-offerta più favorevole nel 2016 e una migliore dinamica della cooperazione nelle alleanze - ha specificato Tung - il prossimo anno l'industria del trasporto containerizzato dovrebbe trovarsi in uno scenario operativo più favorevole».
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