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Torna a crescere il risultato economico netto del gruppo terminalista Vopak
Nei primi sei mesi di quest'anno l'azienda olandese ha registrato ricavi per 700,7 milioni di euro (+8,3%)
21 agosto 2015
Dopo quattro semestri consecutivi archiviati con una contrazione del risultato economico netto, il gruppo terminalista olandese Vopak, che opera 72 terminal cisternieri in 26 nazioni per una capacità complessiva di oltre 32,5 milioni di metri cubi, ha chiuso la prima metà del 2015 con un incremento dell'utile di esercizio al netto delle imposte che si è attestato a 165 milioni di euro, in crescita del +11,0% rispetto a 148,7 milioni di euro nel primo semestre dello scorso anno.
Nei primi sei mesi di quest'anno Vopak ha registrato ricavi per 700,7 milioni di euro (+8,3%). L'EBITDA è ammontato a 411,5 milioni di euro (+17,2%) e l'utile operativo a 284,7 milioni di euro (+20,6%), voci di bilancio che con l'esclusione di proventi straordinari hanno totalizzato incrementi pari rispettivamente a +11% e +12%.
«Nel primo semestre del 2015 - ha commentato oggi il chairman e amministratore delegato di Vopak, Eelco Hoekstra - siamo stati confortati da performance finanziarie considerevoli con un generalizzato miglioramento dei risultati. Questa performance è stata sostenuta da una rilevante domanda nei confronti dei nostri servizi, principalmente in Europa e nelle Americhe, e da un positivo sviluppo dei tassi di cambio valutari. In Asia - ha precisato Hoekstra - abbiamo registrato gli effetti del rallentamento della crescita economica in Cina e di uno scenario competitivo più complicato».
Hoekstra ha specificato che il gruppo sta procedendo come da programma al piano di dismissione di attività annunciato nel luglio 2014 ( del 3 luglio 2014) che ha comportato la cessione di terminal e aree negli Stati Uniti, in Turchia, in Svezia e in Finlandia e - ha sottolineato «continueremo ad adattare il nostro network terminalistico globale con i trend a lungo termine nei settori dell'energia, della chimica e del gas».
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