- FIT CISL Calabria esorta le istituzioni locali e nazionali a definire un percorso per assicurare un futuro di crescita al porto di Gioia Tauro, scalo che deve confrontarsi con forti competitors nel bacino del Mediterraneo. «Dal 1995 a oggi - ha ricordato il segretario generale di FIT CISL Calabria, Annibale Fiorenza - il sistema portuale e del trasporto marittimo nel Mediterraneo è cresciuto in termini infrastrutturali e di opportunità di nuovi e competitivi processi produttivi nell'intera filiera del trasporto. Ciò ha prodotto una forte competitività tra i porti del Mediterraneo che ha fortemente penalizzato i tre porti di transhipment italiani, Gioia Tauro, Cagliari e Taranto, orfani di una mirata politica di sostegno nazionale, tant'è che Taranto ha cessato ogni attività di transhipment. Tutto ciò - ha rilevato il rappresentante dell'organizzazione sindacale - è accaduto nonostante la favorevole posizione geografica dei porti italiani, tra i quali, quello di Gioia Tauro, esprime concorrenziali capacità quantitative e qualitative con potenzialità ancora non espresse a causa dei ritardi decisionali e attuativi delle istituzioni territoriali, regionali e nazionali. Queste, insieme alla perdurante crisi dei mercati internazionali che si trascina dal 2009, sono le principali cause che ancora oggi, a distanza di circa venti anni dall'avvio delle attività portuali, il porto e ancora di più, l'area retroportuale di Gioia Tauro, resta imbrigliata nel guado di una crisi che rischia di esaurire ogni opportunità per un effettivo decollo».
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- «È su questo contenuto, di un'analisi sintetica e pragmatica degli avvenimenti succedutasi negli ultimi cinque anni - ha spiegato Fiorenza - che vogliamo richiamare l'attenzione. Avvenimenti preoccupanti a seguito dei quali, il 30 luglio scorso, le federazioni di categoria di Cisl, Cgil, Uil e Ugl, a fronte anche dei ritardi attuativi dell'Accordo di Programma Quadro del 2010 e ai mancati provvedimenti di competenza dei tre governi nazionali succedutisi dal 2010 a oggi, hanno responsabilmente sottoscritto il terzo “verbale di accordo per un altro anno di Cigs”. Un accordo necessario che, per chi avesse la memoria corta, è servito e serve a evitare lo spettro dei licenziamenti del personale in esubero. Un verbale di accordo che risponde alla prioritaria consapevolezza di garantire la continuità lavorativa per tutti i lavoratori. Un verbale di accordo sottoscritto anche alla luce di atti concreti avviati dal nuovo governo regionale, a partire, dalle risorse economiche (circa 4,5 milioni di euro) che, unitamente ai 3,5 milioni di euro messi dall'Autorità Portuale, consentiranno di abbattere le famigerate “tasse di ancoraggio” uno degli atavici elementi distorsivi che frenano la competitività del porto e quindi l'aumento dei volumi in entrata e in uscita dal terminal di Gioia Tauro. Questi e altri impegni che passano dall'istituzione di uno specifico assessorato, al positivo evolversi dell'annunciato investimento di “Lcv Capital Management” per l'assemblaggio e la distribuzione di autovetture, all'elaborazione di un'aggiornata “Proposta di Legge sulla ZES”, accompagnate dalle dovute attenzioni verso i contenuti e le opportunità che possono scaturire dal nuovo “Piano Nazionale dei Porti e della Logistica” - ha osservato il segretario generale di FIT CISL Calabria - ci inducono a perseguire sulla strada di una costruttiva fiducia».
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- «Una fiducia - ha proseguito Fiorenza - che estendiamo anche alla MSC Spa e ai nuovi assetti della società terminalista costituita al 50%, da MCT Spa e MSC Spa, soggetti con identità forti nel panorama internazionale che, fino a prova contraria, continuano a dimostrare interesse per il porto di Gioia Tauro. A loro - ha precisato il rappresentante sindacale - chiediamo un maggiore impegno in termini di investimenti e di aumento dei volumi. Lo devono anche in risposta all'oneroso impegno per l'abbattimento delle tasse di ancoraggio e per tutto quello che si andrà a realizzare, a partire dal gateway ferroviario e del bacino di carenaggio, per l'implementazione delle attività di trasporto integrato e di manutenzione delle navi e dei contenitori frigo (reefer) che insieme possano assicurare ulteriori 250 posti di lavoro e favorire i costi operativi delle società di navigazione e di trasporto più in generale. Le parti sono chiamate a darsi reciprocamente atto delle loro volontà attuative cui, il sindacato e la Cisl in particolare, resteranno molto attenti e conseguenziali. Una fiducia non illimitata nel tempo ma che deve trovare immediati riscontri dal fronte istituzionale e da parte dell'impresa MSC e MCT. soprattutto in termini di aumento dei volumi delle merci».
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- Fiorenza ha specificato che il sindacato, inoltre, attende a breve dal fonte istituzionale «l'avvio di un proficuo confronto a livello regionale, propedeutico all'immediata ripresa dello specifico “tavolo nazionale” dove - ha rilevato - è necessario arrivarci forti di una solida unità d'intenti senza la quale, si rischierebbe di perdere l'ennesima opportunità di crescita e di sviluppo che, le circostanze ci consegnano, non solo per il porto di Gioia Tauro ma per tutta la Calabria. Occorre farlo presto - ha sottolineato Fiorenza - sia per incidere sui contenuti della nuova “Legge di Stabilità nazionale” e sia del nuovo “Piano della Portualità e della Logistica Integrata”».
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- Augurandosi che dal preannunciato incontro del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, con il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Del Rio, si avvii un positiva interlocuzione, Fiorenza ha evidenziato che il sindacato è pronto «a condividere la costruzione di azioni, forti e unitarie, contro ogni tentativo di ritardare l'attuazione di tutto ciò che - ha ricordato - rivendichiamo da molto tempo».
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