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Nel primo semestre del 2015 il risultato operativo di Ferrovie dello Stato Italiane ha registrato un calo del -24%
Risultato netto in crescita del +2,5% e ricavi operativi del +0,7%
29 settembre 2015
Ieri consiglio di amministrazione del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 che mostra un incremento del +2,5% del risultato netto rispetto al medesimo periodo del 2014 attestandosi a 292 milioni di euro. Il gruppo ha precisato che questo risultato «è stato ottenuto anche in presenza di discontinuità, sia positive che negative, derivanti dal mutato quadro normativo e regolatorio e in presenza di partite finanziarie positive di natura straordinaria» e che «alcuni di tali effetti avevano già pesato sulla seconda parte del 2014, ma si sono pienamente dispiegati nel corrente esercizio».
Il gruppo ha specificato che il risultato netto «beneficia sia del miglioramento del saldo proventi e oneri finanziari netti (-76 milioni di euro) sia della riduzione del carico fiscale che ha visto diminuire le imposte complessive del 65,5%, per un ammontare pari a 36 milioni di euro, grazie alle misure introdotte dall'attuale governo (legge 190/2014, cosiddetta Legge di Stabilità 2015). Tali misure - ha ricordato Ferrovie dello Stato - consentono, a decorrere dal periodo d'imposta 2015, la sostanziale deducibilità dalla base imponibile IRAP dei costi per il personale dipendente impiegato a tempo indeterminato».
Ferrovie dello Stato Italiane ha reso noto che l'EBITDA è stato pari a 948 milioni di euro (-7,7%) e che «riflette i risultati della gestione ordinaria, che sono stati ottenuti agendo sulle leve gestionali; in particolare i ricavi operativi (4.193 milioni di euro, ndr) - ha spiegato l'azienda - aumentano di 31 milioni di euro (+0,7%), trainati dai servizi ferroviari di media e lunga percorrenza. Questi ultimi chiudono il primo semestre dell'anno con un incremento netto di 20 milioni di euro da ricondursi principalmente all'ulteriore, rilevante crescita dei prodotti a mercato delle Frecce, pari complessivamente a circa 29 milioni di euro. La differenza dell'EBITDA rispetto al dato del primo semestre 2014 (-79 milioni di euro) è quindi da ricondurre principalmente all'impatto di fattori negativi esogeni (-87 milioni di euro) dovuti al mutato contesto normativo e regolatorio della seconda metà del 2014».
L'utile operativo (EBIT) è risultato pari a 333 milioni di euro, con una diminuzione del -24,0% sul primo semestre del 2014, scostamento - ha precisato il gruppo ferroviario italiano - «largamente riconducibile ai già citati effetti del mutato quadro normativo e regolatorio» a cui «si aggiunge, in linea con le previsioni, la crescita degli ammortamenti (34 milioni di euro), legata allo sviluppo degli investimenti del gruppo che hanno visto, nella prima metà del 2015, volumi pari a 2.088 milioni di euro (+36% sull'analogo periodo del 2014)».
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