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Nel 2015 i terminal portuali di HHLA hanno movimentato circa 6,6 milioni di container (-12,3%)
Il volume di traffico intermodale gestito dall'azienda tedesca è cresciuto del +2,7%
4 febbraio 2016
Nel 2015 i terminal portuali gestiti dal gruppo terminalista Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) hanno movimentato un traffico dei container che, secondo i dati preliminari comunicati dall'azienda tedesca, è stato pari a circa 6,6 milioni di teu, con una flessione del -12,3% rispetto a 7,5 milioni di teu nell'anno precedente. In particolare, i tre container terminal del gruppo nel porto di Amburgo hanno movimentato 6,3 milioni di teu (-6,3%) e il container terminal di HHLA nel porto ucraino di Odessa circa 300mila teu, volume lievemente inferiore a quello movimentato nel 2014. Inoltre il traffico containerizzato movimentato lo scorso anno dal gruppo nel segmento intermodale è stato pari a 1,3 milioni di teu (+2,7%), con un incremento superiore al +5% dei volumi trasportati su rotaia, che hanno totalizzato 1,0 milioni di teu, e un calo prossimo al -5% dei volumi trasportati via strada.
HHLA prevede di archiviare l'esercizio 2015 con ricavi pari a circa 1,14 milioni di euro, con una diminuzione del -5% sull'anno precedente. È atteso inoltre un utile operativo pari a circa 157 milioni di euro rispetto a 169 milioni di euro nel 2014. Il solo comparto delle attività portuali, che costituisce il core business del gruppo tedesco, ha generato ricavi per circa 1,11 miliardi di euro (1,12 miliardi nel 2014) ed un utile operativo di circa 141 milioni di euro (156 milioni).
Le flessioni dei ricavi e del risultato operativo registrate da HHLA sono state determinate principalmente dalla più accentuata contrazione delle performance economiche nella seconda metà del 2015, con i ricavi che nel terzo e quarto trimestre dell'anno hanno mostrato diminuzioni rispettivamente del -9% e del -7% circa sul terzo e quarto trimestre del 2014 e con il risultato operativo che è calato rispettivamente del -17% e -13% circa.
Il chairman di HHLA, Klaus-Dieter Peters, ha sottolineato che i risultati economici del 2015 sono tuttavia di tutto rispetto e stati stati conseguiti in un contesto operativo estremamente difficile: «comunque - ha rilevato - lo sviluppo dei nostri ricavi e dell'utile dimostra che non possiamo non essere influenzati da condizioni economiche e geopolitiche globali. Oltre che dal notevole rallentamento della crescita economica in Cina - ha spiegato Peters - stiamo continuando ad accusare gli effetti della crisi in Russia e in Ucraina, dove operiamo il nostro container terminal ad Odessa. La conseguente diminuzione del traffico containerizzato portuale - ha evidenziato il chairman del gruppo tedesco - contrasta con l'incoraggiante crescita dei volumi in container trasportati dalle nostre società ferroviarie. Anche se tale aumento dei volumi trasportati non è stato sufficiente a compensare pienamente il calo del traffico portuale, ciò costituisce un'ulteriore conferma che l'espansione strategica delle nostre attività ferroviarie era giusta e ora sta fornendo un importante contributo alla stabilità economica della nostra società».
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