- La Capitaneria di Porto di Trieste ha affidato l'esercizio del servizio di rimorchio nel porto e nella rada dello scalo giuliano alla Tripmare, joint venture controllata da Gesmar Spa (a sua volta controllata dalla famiglia Vitiello e dalla genovese Rimorchiatori Riuniti di Gavarone e Delle Piane) e Ocean Srl (Cattaruzza). Tripmare, che era già in precedenza concessionaria dei servizi di rimorchio nel porto di Trieste, è stata l'unica società ad aver presentato offerta vincolante. L'appalto ha una durata di 15 anni e l'importo di aggiudicazione è di 13,85 milioni di euro annui.
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- Ricordando che la gara era stata bandita lo scorso aprile dopo le indicazioni della cosiddetta “circolare Caliendo” che stabilivano la necessità di affidare il servizio di rimorchio portuale tramite bando di gara pubblica europea, Rimorchiatori Riuniti ha specificato che «il valore dell'appalto era stato stimato, proiettando il fatturato medio totalizzato negli ultimi due anni dalla stessa Tripmare (16,2 milioni di euro annui), in 243,2 milioni di euro complessivi», mentre il valore finale totale dell'appalto si è attestato a 207 milioni di euro per i 15 anni di contratto. «Trattandosi di una gara chiusa - ha spiegato Alberto Delle Piane, amministratore delegato di Tripmare e direttore del gruppo Rimorchiatori Riuniti - non abbiamo avuto fino alla fine nessuna informazione sull'effettiva presenza di altri offerenti, ma sapevamo dell'interesse di Svitzer». Rimorchiatori Riuniti ha infatti precisato che la procedura di gara triestina aveva attirato l'attenzione di un grande player internazionale, la danese Svitzer del gruppo A.P. Møller-Mærsk, che aveva sottoscritto una propria manifestazione d'interesse salvo poi decidere di non proseguire con le fasi successive del bando, ovvero con l'offerta vincolante. «È ovvio - ha affermato Delle Piane - che per competere con il più grande gruppo mondiale attivo nel rimorchio portuale abbiamo fatto tutto il possibile per definire un'offerta attrattiva dal punto di vista economico e qualitativamente elevata dal punto di vista del servizio offerto, che tra l'altro prevede, come richiesto, l'inserimento di un ulteriore mezzo rispetto al numero di rimorchiatori attualmente attivi». Delle Piane ha ricordato che, proprio in vista di una futura gara per il rinnovo della concessione, nei mesi scorsi Tripmare aveva preso in consegna il nuovo rimorchiatore di costruzione turca Centurion, gemello del già operativo Gladiator.
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- «Per adesso - ha proseguito Delle Piane - la flotta è adeguata agli standard fissati dal bando, ma col tempo l'età medita aumenterà e diventerà necessario sostituire i mezzi datati con nuove costruzioni: a metà concessione, tra circa sette anni, un investimento in tale senso si renderà sicuramente necessario». Rimorchiatori Riuniti ha evidenziato che «l'aspetto tecnico risulta di particolare rilievo poiché, come stabilito dal bando di gara, la valutazione delle offerte si basava solo per il 25% sull'offerta economica più conveniente, e per il restante 75% sul rispetto dei requisiti tecnici e di servizio fissati dall'Autorità Marittima».
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- Manifestando soddisfazione per il risultato raggiunto nella prima gara per il servizio di rimorchio in un porto di rilevanza nazionale, Delle Piane ha osservato che i bandi pubblici «certamente sono giusti e necessari», ma - ha aggiunto - «metteranno gli armatori italiani del settore davanti a sfide fino ad oggi mai neanche ipotizzate. Non sarà certo facile - ha rilevato - competere con colossi come Svitzer, in grado di beneficiare di economie di scala che per un gruppo come il nostro, seppure di dimensioni considerevoli in ambito mediterraneo, sono impensabili».
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- Secondo l'armatore genovese è necessario quindi «puntare sulla qualità del servizio che - ha sottolineato Delle Piane - siamo in grado di fornire grazie ad una gestione moderna e strutturata ma ancora di matrice familiare, che vede i soci (Cattaruzza, Vitiello, Delle Piane e Gavarone) impegnati direttamente nell'operatività quotidiana insieme al management. Un coinvolgimento e una partecipazione alle vicende societarie che in una corporation globale sarebbe difficile ritrovare».
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- «Durante il 2016 - ha concluso Delle Piane - dovrebbero aprirsi procedure per l'affidamento del servizio di rimorchio in alcuni dei principali porti del Paese, e ovviamente noi siamo intenzionati a valutarle ed eventualmente partecipare. L'obbiettivo è quello di allargare la nostra presenza anche a scali in oggi non operiamo con nessuna società del gruppo».
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