- Il 2015 è stato un anno pessimo per il gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk a causa del deterioramento dei risultati economici avvenuto soprattutto nella seconda metà dell'anno e in particolare nel quarto trimestre quando, tra l'altro, è stato registrata una riduzione del valore di assets pari a 2,5 miliardi di dollari della divisione Maersk Oil che opera nel settore della prospezione ed estrazione di petrolio e gas.
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- Il gruppo danese ha concluso l'esercizio annuale 2015 con un utile netto di 925 milioni di dollari su ricavi per 40,31 miliardi di dollari, con diminuzioni rispettivamente del -82% e del -15% sull'esercizio precedente. L'EBITDA è stato pari a 9,07 miliardi di dollari (-24%) e l'utile operativo a 1,87 miliardi di dollari (-68%).
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- Nel solo quarto trimestre dello scorso anno A.P. Møller-Mærsk ha totalizzato ricavi per 9,12 miliardi di dollari, in calo del -22% rispetto al periodo ottobre-dicembre del 2014. L'EBITDA è ammontato a 1,63 miliardi di dollari (-38%). Risultato operativo e risultato economico netto sono stati entrambi di segno negativo e pari a -2,70 miliardi e 2,51 miliardi di dollari rispetto a risultati di segno positivo per 459 milioni e 189 milioni di dollari nell'ultimo trimestre del 2014.
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- Maersk Line, la compagnia di navigazione del gruppo che opera nel settore del trasporto marittimo containerizzato di cui è leader mondiale con una flotta della capacità di carico pari a tre milioni di teu, ha archiviato il 2015 con ricavi per 23,73 miliardi di dollari, con una flessione del -13% sull'anno precedente determinata dalla riduzione media del -16% del valore dei noli. EBITDA ed EBIT sono diminuiti rispettivamente del -21% e del -43% e sono scesi a 3,32 miliardi e 1,43 miliardi di dollari. L'utile netto si è attestato a 1,30 miliardi di dollari (-44%).
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- Lo scorso anno la flotta di portacontainer di Maersk Line ha trasportato volumi di carico pari a 9,5 milioni di container da 40' (feu), con un incremento del +1% sul 2014. Il nolo medio per feu registrato nel 2015 è stato di 2.209 dollari rispetto a 2.630 dollari nell'anno precedente. La diminuzione della tariffe è stata parzialmente controbilanciata dalla rilevante riduzione del costo del combustibile: lo scorso anno il costo medio del fuel è stato pari a 315 dollari/tonnellata, con una contrazione del -44% rispetto a 562 dollari/tonnellata nel 2014.
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- Nel solo quarto trimestre del 2015 la flotta di Maersk Line ha trasportato 2,4 milioni di feu, volume invariato rispetto allo stesso periodo del 2014. Il nolo medio per feu è risultato pari a 1.941, con un calo del -25% rispetto all'ultimo trimestre dell'anno precedente, e il costo medio del fuel è stato pari a 244 dollari/tonnellalta (-52%).
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- Lo scorso anno i container terminal portuali gestiti dal gruppo danese attraverso la filiale olandese APM Terminals hanno movimentato un traffico dei container pari a 36,0 milioni di container da 20' (teu), con una diminuzione del -6% rispetto a 38,3 milioni di teu nel 2014. APM Terminals ha chiuso il 2015 con ricavi pari a 4,24 miliardi di dollari (-5%), un EBITDA di 845 milioni di dollari (-16%), un EBIT di 760 milioni di dollari (-33%) ed un utile netto di 654 milioni di dollari (-27%).
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- Se il 2015 non si è concluso positivamente per A.P. Møller-Mærsk, il 2016 non sembra promettere nulla di buono, almeno secondo quanto prevede lo stesso gruppo danese che ritiene di archiviare l'esercizio annuale in corso con un utile lordo «considerevolmente inferiore» rispetto a quello pari a 3,1 miliardi di dollari totalizzato nel 2015. Ciò principalmente a causa dell'attesa riduzione dell'utile lordo che verrà registrato da Maersk Line, che ha concluso il 2015 con un risultato pari a 1,3 miliardi di dollari, e da Maersk Oil, per la quale è previsto un risultato lordo di segno negativo rispetto ad un risultato di segno positivo pari a 435 milioni di dollari nel 2015. Tra gli altri segmenti d'attività del gruppo, nel settore terminalistico è atteso per APM Terminals un utile lordo analogo a quello dello scorso anno (626 milioni di dollari).
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