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Inarrestabile il calo del traffico dei container nei porti di Singapore e di Hong Kong
Lo scorso mese hanno movimentato rispettivamente 2,5 milioni di teu (-10,5%) e1,6 milioni di teu (-9,6%)
15 febbraio 2016
Appare inarrestabile il calo del traffico dei container movimentato dai porti di Singapore e di Hong Kong, due primari scali portuali che in pratica dall'inizio del fenomeno della containerizzazione degli scambi commerciali per via marittima sono tra i leader del mercato in Asia e nel mondo.
Anche a gennaio 2016, per l'undicesimo mese consecutivo, il porto di Singapore ha registrato una contrazione dei volumi containerizzati avendo movimentato quasi 2,5 milioni di teu, con una diminuzione del -10,5% (il settimo calo consecutivo a due cifre percentuali) rispetto a 2,8 milioni di teu a gennaio 2015. Lo scorso mese a Singapore non è risultato in diminuzione solo il traffico dei container, che in termini di peso è stato pari a 26,9 milioni di tonnellate (-7,5%): hanno accusato infatti una rilevante flessione anche i volumi di merci convenzionali (2,2 milioni di tonnellate, -13,3%), di petrolio (14,1 milioni di tonnellate, -14,4%) e di rinfuse non petrolifere (1,4 milioni di tonnellate, -17,5%).
Lievemente meno accentuata è stata la riduzione del traffico dei container movimentato lo scorso mese dal porto di Hong Kong, che ha totalizzato un traffico pari ad oltre 1,6 milioni di teu con una diminuzione del -9,6% sul gennaio 2015 che costituisce il diciannovesimo calo mensile segnato dallo scalo portuale cinese.
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