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Chiude il cantiere di costruzione di impianti eolici della DSME in Canada
Lo stabilimento, realizzato in joint venture con la Provincia della Nuova Scozia, era stato inaugurato nel giugno 2011
22 febbraio 2016
Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering Co. (DSME) chiude il cantiere di costruzione di impianti eolici in Canada. Nel 2010 il gruppo navalmeccanico sudcoreano aveva costituito con la Provincia canadese della Nuova Scozia la joint venture DSME Trenton (DSTN) per attivare il nuovo cantiere che è stato inaugurato nel giugno 2011 sull'area in cui sorgeva lo stabilimento siderurgico di Trenton.
Giovedì scorso DSTN ha comunicato al governo della Provincia canadese la decisione di cessare le attività. L'azienda ha specificato che attualmente il proprio portafoglio ordini è vuoto e che nel cantiere vengono svolte unicamente attività di manutenzione dell'impianto con l'ausilio di 19 dipendenti, attività che consentono di mantenere aperto lo stabilimento ma che comportano un costo mensile pari a circa 400mila dollari canadesi.
«Le prospettive future di DSTN - ha commentato il ministro alle Attività economiche del governo provinciale, Mark Furey - non sono migliorate negli ultimi anni e lo stato del mercato nazionale degli impianti eolici risulta ben al di sotto delle aspettative». Il governo della Nuova Scozia ha annunciato che, con l'obiettivo di recuperare la maggior parte possibile dell'investimento realizzato nell'iniziativa (nel 2010 il governo aveva investito 59,4 milioni di dollari canadesi nella joint venture), eserciterà il proprio diritto di presentare un'istanza per avviare la procedura di commissariamento: «il governo - ha spiegato Furey - dispone di poche alternative, se non quella di prevenire il rischio di ulteriori perdite, assicurando nel contempo che tutti gli assets tornino alla Nuovo Scozia. So che questo - ha proseguito - è un momento difficile per i dipendenti, per le loro famiglie e per le molte persone della comunità che hanno lavorato molto duramente per sostenere questo progetto. Condivido il loro disappunto e porgo loro la mia più sincera gratitudine per il loro impegno. Voglio inoltre porgere i miei ringraziamenti ai nostri partner della coreana DSME e il mio rammarico perché questa joint venture non ha avuto successo».
Il ministro ha sottolineato che da parte sua il governo ha fatto quanto in suo potere per sostenere l'azienda, inclusa l'attuazione di iniziative per attrarre investimenti che però non hanno avuto successo non essendo stati acquisiti né clienti né nuove risorse economiche. Furey ha precisato inoltre che «la conversione del cantiere ad un altro uso, quale la produzione di carri ferroviari pressurizzati, avrebbe richiesto un altro investimento di diversi milioni di dollari a carico dei contribuenti, e ciò semplicemente non sarebbe stato fattibile e avrebbe avuto scarse possibilità di successo».
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