- Nel primo trimestre di quest'anno i ricavi di ABB, gruppo elvetico che sviluppa tecnologie per l'energia e l'automazione, sono diminuiti del -7,6% attestandosi a 7,9 miliardi di dollari rispetto a 8,6 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2015. Il risultato operativo è stato pari a 784 milioni di dollari (-8,7%) e l'utile per gli azionisti si è attestato a 500 milioni di dollari (-11,3%). ABB ha specificato che, a tassi di cambio costanti, i ricavi hanno registrato un decremento del -2% e l'operational EBITA una crescita del +2% anziché una flessione del -1%.
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- Nei primi tre mesi del 2016 i nuovi ordini acquisiti dal gruppo svizzero sono stati pari ad oltre 9,2 miliardi di dollari, in calo del -11,1% sul corrispondente periodo dello scorso anno (-7% a tassi di cambio costanti). Il valore del portafoglio ordini al 31 marzo scorso è risultato pari a quasi 26,0 miliardi di dollari, superiore del +1,9% rispetto al 31 marzo 2015.
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- Per quanto riguarda l'Italia, ABB ha chiuso il primo trimestre 2016 con ordini pari a 565 milioni di euro (637 milioni di euro nel primo trimestre 2015) e un fatturato di 556 milioni di euro (604 milioni). La filiale italiana del gruppo ha precisato che la percentuale dell'export sui ricavi si è attestata al 67%, in linea con il valore dello scorso anno. «Il protrarsi della crisi del comparto petrolifero - ha commentato l'amministratore delegato di ABB Spa, Mario Corsi - sta impattando negativamente su larga parte dei nostri business ed in particolare sulle nostre attività nel campo dell'Oil & Gas con ricadute sui grandi ordini tipici di questo settore. Rimane alta l'attenzione verso i mercati dell'automazione e dell'energia sia nei settori manifatturieri che nelle infrastrutture e l'impegno nel campo dell'innovazione anche alla luce del progressivo sviluppo di tecnologie e prodotti ABB basati sull'IoTSP (Internet of Things, Services and People)».
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- Il gruppo ABB prevede che, se nel breve termine permane un'incertezza sullo sviluppo della domanda a causa di uno scenario differenziato caratterizzato da alcuni segnali macroeconomici positivi negli USA, da un'attesa prosecuzione della crescita economica in Cina e dall'impatto sul mercato della modesta crescita in Europa e dalle tensioni geopolitiche in diverse aree mondiali, nel lungo termine lo sviluppo della domanda nei tre principali settori in cui operano i clienti del gruppo elvetico, ovvero le utilities, l'industria e il comparto delle infrastrutture e dei trasporti, continuerà ad essere positivo.
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