Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
17:50 GMT+1
Confitarma, lo scorso anno la flotta italiana ha registrato una contrazione del -3%, ma nei primi mesi del 2016 il trend è positivo
Prevista l'istituzione di un gruppo di lavoro sui temi dell'ambiente
28 giugno 2016
Oggi a Roma la sessione privata dell'assemblea della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha approvato il bilancio e la relazione annuale per l'anno 2015 che è stata presentata dal presidente Emanuele Grimaldi coadiuvato dai presidenti delle Commissioni confederali: Nicola Coccia (Finanza e Diritto d'Impresa), Angelo D'Amato (Navigazione Oceanica), Roberto Martinoli (Navigazione a Corto raggio), Mario Mattioli (Education), Stefano Messina (Risorse umane e Relazioni industriali), nonché Massimo De Domenico (vicepresidente Gestione tecnica navi), Gianpaolo Polichetti, (vicepresidente Porti e Infrastrutture) e Andrea Garolla di Bard, presidente del Gruppo Giovani Armatori, che hanno approfondito i temi di loro specifica competenza.
In occasione della riunione Grimaldi ha annunciato che, in considerazione del fatto che l'ambiente è ormai un fattore sempre più determinante per l'attività dello shipping, ha intenzione di istituire un gruppo di lavoro ad hoc che, presieduto dal consigliere Lorenzo Matacena, sarà dedicato a tali tematiche sotto l'aspetto sia tecnico che politico, in vista della creazione di un'associazione marittima dedicata alla salvaguardia e alla protezione della risorsa mare, simile ad organismi già esistenti in altri paesi.
Nel corso dell'assemblea Grimaldi ha confermato che la flotta di bandiera italiana a fine 2015 si attesta sui 16,5 milioni di tonnellate di stazza lorda con una ulteriore riduzione del -3% rispetto alla fine del 2014. Peraltro - ha precisato - le stime nei primi mesi del 2016 indicano un trend positivo della consistenza della flotta. «È evidente - ha rilevato - che lo shipping italiano, come quello mondiale, al momento risente di una fase economica globale molto particolare, causa di grave crisi specie nel settore delle rinfuse secche, ove la ripresa dei noli stenta a decollare. Peraltro, vi sono comparti come quello delle crociere e dei traghetti ro-ro che continuano a registrare trend di crescita».
Inoltre Grimaldi, nell'illustrare l'iter legislativo della legge europea, attualmente alla Camera dei deputati, che all'articolo 24 prevede misure che - ha evidenziato - vanno ad intaccare l'impianto normativo del Registro internazionale grazie al quale è stato possibile preservare la competitività della flotta italiana anche in periodi di crisi, ha ribadito che risultano veramente «poco comprensibili iniziative che, in nome di una formale difesa dell'occupazione di marittimi italiani, potrebbero comportare un risultato opposto, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, a seguito del passaggio ad altra bandiera di molte navi italiane». «Sottolineo - ha aggiunto - che senza una flotta di bandiera non potrebbe esistere un cluster marittimo capace di produrre ricchezza e contribuire all'economia del Paese». «Di fatto - ha concluso Grimaldi - per essere competitivi sul mercato internazionale occorre operare alle condizioni della concorrenza. E senza competitività non vi è occupazione. Dal 1998 l'Italia ha capito l'importanza di una flotta di bandiera ed ha adottato una normativa che ha invertito il fenomeno del flagging out verso bandiere estere e rilanciato lo sviluppo della nostra marina mercantile».
Confitarma ha reso noto che nel corso dell'assemblea odierna è giunta notizia che l'aula del Senato ha approvato l'emendamento che proroga al 31 dicembre 2016 la delega all'effettuazione dei corsi teorico-pratici per le guardie giurate imbarcate su navi mercantili che operano in aree a rischio di pirateria. La disposizione per essere effettiva deve passare ancora l'esame della Camera dei deputati.
Al termine della riunione Grimaldi ha annunciato che la sessione pubblica dell'assemblea si terrà a Roma il prossimo 24 ottobre alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore