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ANITA, bene la firma del decreto di riparto delle risorse per l'autotrasporto
Baumgartner: si tratta di misure strategiche che danno impulso alla crescita occupazionale e fungono da stimolo per l'economia del Paese
6 luglio 2016
Nelle prossime ore sarà firmato il decreto interministeriale integrativo di riparto delle risorse per l'autotrasporto con lo sblocco del decreto investimenti per il 2016. Lo ha reso noto l'Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici (ANITA) specificando che l'annuncio della firma è stato dato dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Simona Vicari, con una comunicazione inviata alle associazioni di rappresentanza del settore e che lo sblocco del decreto di riparto delle risorse, inoltre, ha dato il via libera al recupero del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) sui premi RCA e sulle deduzioni forfettarie delle spese non documentabili per le imprese di autotrasporto, come comunicato dall'Agenzia delle Entrate.
«Apprendiamo con piacere - ha commentato il presidente di ANITA, Thomas Baumgartner - e apprezziamo lo sforzo che il governo sta compiendo per il settore dell'autotrasporto con la firma del decreto di riparto delle risorse e, in particolare, la prossima formalizzazione del decreto investimenti per il 2016. Si tratta - ha sottolineato - di misure strategiche per il settore che si traducono in un concreto impulso alla crescita occupazionale e fungono da stimolo per l'economia del Paese e ciò è stato dimostrato anche dall'aumento delle immatricolazioni dei veicoli pesanti, permesso dalle risorse destinate al settore dalla Legge di stabilità dello scorso anno, che sono cresciute di oltre il 36% nel primo quadrimestre 2016, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente».
ANITA ha precisato di attendersi che ora «il decreto interministeriale venga emanato quanto prima, e nella forma annunciata, al fine di sostenere investimenti in nuovi automezzi pesanti più rispettosi dell'ambiente, casse mobili e semirimorchi adatti per il trasporto intermodale, e senza distinzione alcuna sulla dimensione delle imprese, onde evitare concorrenze sleali all'interno del settore».
«È questo tipo di interventi - ha spiegato Baumgartner - che serve al nostro settore e all'Italia affinché l'economia torni a crescere in maniera più incisiva e le nostre imprese tornino a competere sui mercati internazionali, interventi che sostengano l'ammodernamento del parco circolante e la conversione modale sia verso il trasporto intermodale ferroviario, se pur nei limiti della sostenibilità economica di questa modalità di trasporto, sia per il trasporto intermodale marittimo».
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