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Il contributo diretto delle crociere per il territorio della Spezia è stato stimato in 30,9 milioni di euro
Con gli effetti indiretti e indotti - precisa uno studio di Risposte Turismo - l'apporto economico sale a 96 milioni di euro
8 luglio 2016
L'Autorità Portuale della Spezia ha fatto analizzare la rilevanza e l'impatto economico dell'attività crocieristica per il territorio spezzino, studio che è stato commissionato a Risposte Turismo e che evidenzia come il porto ligure accolga navi da crociera da oltre dieci anni, ma è dal 2013, con l'adesione di ulteriori soci al Consorzio Discover La Spezia a seguito dell'ingresso dell'Autorità Portuale avvenuto l'anno precedente, che si è registrato un vero e proprio boom, con una crescita del +1500% nel quadriennio 2012-2015. Doveroso ricordare che all'inizio del 2013 sono state inaugurate anche nuove strutture dello scalo dedicate alle crociere. Lo studio evidenzia inoltre che il porto spezzino è ora stabilmente presente nella geografia dei principali porti crocieristici italiani forte della localizzazione nella parte nordoccidentale del Mediterraneo, così come delle numerose località che si possono raggiungere utilizzando La Spezia come porta d'accesso.
Se nel periodo 2006-2012 il traffico crocieristico nel porto della Spezia è oscillato tra 31mila passeggeri (2009) ed oltre 90mila passeggeri (2011), nel 2013 il traffico è salito a quasi 206mila crocieristi, l'anno successivo a 484mila e nel 2015 ha registrato una crescita del +38% salendo a 667mila passeggeri a fronte di un numero di scali di navi da crociera pressoché invariato nell'ultimo biennio (176 nel 2014 e 175 nell'anno successivo).
L'aumento del traffico crocieristo nel porto spezzino negli ultimi tre anni, con un numero di passeggeri più che triplicato, è significativo anche se confrontato con quello degli arrivi turistici nel territorio in senso lato, registrati presso le strutture ricettive, tanto nel comune e nella provincia della Spezia che nel totale regionale e in tutta Italia: per quanto riguarda gli arrivi turistici del triennio, la città della Spezia presenta l'aumento più consistente, pari al +48%, seguita dalla provincia con il +29% e dalla regione e l'intera Italia con crescite più contenute.
In merito all'apporto dell'attività crocieristica all'economia locale, lo studio spiega che nel 2015 la spesa complessiva dei 667mila crocieristi effettuata a terra una volta sbarcati dalle navi ammonterebbe ad oltre 41 milioni di euro, implicando un valore medio di 62 euro frutto - precisa il documento - dell'alto ricorso ad escursioni organizzate che hanno un costo medio superiore agli 80 euro. Considerando le sole spese nell'area spezzina, la stima porta ad indicare in 22,7 milioni di euro il contributo che arriva alla Spezia dalle spese dirette dei crocieristi a terra (il 55% sul totale, per un valore di spesa media catturato dal territorio provinciale pari a 34,1 euro pro capite, 37,9 euro se si considerano solo i passeggeri scesi, visto che si è stimato in un 10% chi ha preferito restare a bordo durante la sosta della nave in porto).
Inoltre la ricerca di Risposte Turismo, sulla base di considerazioni raccolte direttamente dagli interlocutori locali e con il conforto di rilevazioni condotte in altri contesti, ha stimato quanti membri degli equipaggi delle navi che hanno fatto scalo alla Spezia fossero effettivamente scesi a terra, quanto avessero speso così come quanto di tale valore fosse stato trattenuto localmente, arrivando ad attribuire al territorio della provincia spezzina una ricaduta diretta delle spese dei membri dell'equipaggio pari a quasi 1,96 milioni di euro.
In aggiunta alle spese sostenute dalle persone a terra (crocieristi e membri dell'equipaggio) ne vanno prese in considerazione altre: sia i costi dei servizi tecnico-nautici sostenuti durante l'itinerario dalle compagnie, che riconoscono agli scali le tariffe portuali e terminalistiche previste, sia le spese sostenute direttamente o indirettamente dalla compagnia per acquisire i beni e servizi necessari a comporre il prodotto turistico offerto ai crocieristi. Sono stati attribuiti dei valori di spesa ricostruiti grazie all'ascolto di molti operatori - compagnie di crociera e fornitori vari - impegnati nelle attività elencate, sia spezzini (in particolare le agenzie marittime con i relativi disbursment account) che nazionali ed internazionali. Lo studio chiarisce che attraverso varie fasi di calcolo si è giunti a determinare un valore di spesa delle compagnie di crociera per La Spezia, che esclude i costi di tour operating di escursioni a terra già inclusi nella stima delle spese sostenute dai crocieristi, di poco superiore ai 6,25 milioni di euro.
Il contributo complessivo dell'attività crocieristica per il territorio della Spezia nel 2015 è stimabile quindi in una spesa diretta di 30,9 milioni di euro.
In merito agli effetti economici indiretti e indotti, le elaborazioni realizzate dal gruppo di lavoro hanno portato ad indicare in 96 milioni di euro il contributo totale generato a livello nazionale nel 2015 dalle spese dirette alla Spezia dell'attività crocieristica.
«Finalmente - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri - oggi si conoscono più precisamente i positivi effetti sul territorio prodotti dal settore crociere. I valori economici oggi presentati sono la base su cui rinnovare l'impegno che da diversi anni Autorità Portuale spezzina ed i vari operatori profondono nell'ampliamento e miglioramento continuo dei servizi offerti alle compagnie ed ai passeggeri. Ora lavoriamo per fornire ancora maggiori certezze agli armatori con la realizzazione del molo e della stazione crocieristica».
«Gli oltre 40 interlocutori locali ascoltati in questi mesi - ha aggiunto Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo - hanno fatto emergere come, oltre ai risultati appena citati, il fermento attorno alla crocieristica si sia inserito nel tessuto economico locale e ne abbia favorito una rivitalizzazione dando nuovi impulsi alla destinazione che si aggiungono alle già rilevanti ricadute economiche oggi illustrate».
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