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Garcia (CAI International): il mercato del noleggio e della vendita di container continua ad essere difficile
L'azienda americana ha chiuso il secondo trimestre 2016 con un utile netto di 3,8 milioni di dollari (-70,9%)
9 agosto 2016
Nel secondo trimestre di quest'anno la statunitense CAI International, una delle principali società mondiali di noleggio e vendita di container intermodali, ha registrato un'ulteriore accentuazione della flessione dei risultati economici a fronte di un rilevante incremento del volume d'affari che si è concretizzato principalmente nel settore logistico ed è soprattutto conseguenza dell'acquisizione della ClearPointt Logistics avvenuta nel luglio 2015. Il periodo è stato archiviato con un utile netto di 3,8 milioni di dollari, con un calo del -70,9% rispetto a 12,9 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno del 2015. I ricavi sono ammontati a 71,6 milioni di dollari, in crescita del +20,7%. Più rilevante è stato l'aumento dei costi operativi, attestatisi a 56,8 milioni di dollari (+56,7%), e l'utile operativo ha segnato una diminuzione del -35,8% scendendo a quasi 14,9 milioni di dollari.
«I nostri risultati finanziari - ha commentato il presidente e amministratore delegato di CAI International, Victor Garcia - riflettono il difficile contesto con cui ci siamo confrontati nel corso del trimestre, tra cui una debole crescita economica e bassi prezzi di vendita dei container».
Nell'intero primo semestre del 2016 CAI ha totalizzato ricavi pari a 138,6 milioni di dollari, con un incremento del +17,6% sulla prima metà dello scorso anno. All'aumento del +48,1% dei costi operativi, che sono stati pari a 105,3 milioni di dollari, ha fatto riscontro una contrazione del -28,8% dell'utile operativo che è ammontato a 33,3 milioni di dollari. L'utile netto è stato pari a 10,9 milioni di dollari (-58,7%).
Al 30 giugno scorso la flotta di container dell'azienda americana era costituita da un numero di contenitori pari a 1,14 milioni di teu, con una diminuzione del -4,3% sul 30 giugno 2015, di cui 956mila container di proprietà (-1,0%) e 181mila in gestione (-18,6%).
Illustrando la situazione del mercato, Garcia ha evidenziato che «i prezzi dei container permangono su valori bassi rispetto agli standard storici, e ciò - ha spiegato - ha conseguentemente determinato una perdita derivante dalla vendita di container nel corso del trimestre. Noi - ha precisato - abbiamo continuato a concentrarci sulla cessione dei pezzi più vecchi e più danneggiati della nostra flotta dato che non ci aspettiamo che queste unità possano essere poste a noleggio. Inoltre continuiamo a posizionare unità nei mercati in cui possiamo ottenere un miglior prezzo di vendita e, grazie a questi sforzi, siamo stati in grado di ottenere un miglioramento dei proventi medi derivanti dalla vendita dei nostri container. Noi - ha aggiunto Garcia - prevediamo che nel terzo trimestre i prezzi di vendita dei container rimarranno su un livello storicamente basso in considerazione del volume di unità pronte alla vendita e dell'attuale basso prezzo dei nuovi container».
Esaminando le prospettive del mercato in cui opera l'azienda, Garcia ha specificato che CAI ritiene «che globalmente l'offerta e la domanda di container a noleggio siano relativamente in equilibrio, con un livello delle scorte delle fabbriche di nuovi container che - ha precisato - noi stimiamo sia pari a circa 700mila teu e con un utilizzo del noleggio che continua ad essere relativamente elevato. Noi - ha aggiunto Garcia - abbiamo avuto un calo materiale delle unità disponibili per il noleggio in Cina e in alcune località non abbiamo quasi alcuna unità noleggiabile relativamente ad alcune tipologie di container. Le rate giornaliere dei noleggi continuano ad essere sotto pressione data la debole domanda complessiva di container a noleggio nel corso del trimestre. Tuttavia riteniamo che, a causa delle basse rate giornaliere, ci siano stati investimenti in nuove unità più contenuti da parte delle società di noleggio. Inoltre nel corso del trimestre le compagnie di navigazione hanno operato con noli deboli a causa della moderata domanda globale e il perdurante eccesso di offerta di navi. Di conseguenza riteniamo che anche le compagnie di navigazione abbiano limitato i loro investimenti in nuovi container».
«I mercati in cui operiamo - ha proseguito Garcia - continuano ad essere difficili a causa della situazione complessiva di indebolimento dell'economia. I bassi prezzi dei container continuano a porre sotto pressione le rate di noleggio dei container e per noi ciò ha significato registrare riduzioni di valore e perdite dalla vendita di attrezzature che hanno diminuito la nostra redditività rispetto ai periodi precedenti».
«Nel corso di questo periodo di indebolimento dell'economia - ha concluso Garcia - la nostra priorità è quella di massimizzare il rendimento del capitale che abbiamo già investito attraverso un innalzamento dell'utilizzo e delle vendite di unità che ci vengono riconsegnate. Noi abbiamo proseguito il nostro programma di riacquisto di nostre azioni e dall'inizio dell'anno ne abbiamo riacquistato 900mila. Noi non riteniamo che attualmente i rendimenti dei nuovi investimenti siano in generale d'interesse e continueremo a focalizzarci sulla riduzione del debito e su altre opportunità di riacquisto di nostre azioni».
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