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Secondo Textainer, il mercato del noleggio di container potrebbe riprendersi in fretta
Ancora un trimestre in perdita per l'azienda americana. Preoccupazione per la qualità del credito di alcune compagnie di navigazione
10 agosto 2016
Così come nel primo trimestre di quest'anno, che è stato il primo periodo trimestrale archiviato con una perdita netta da quando la società è approdata alla Borsa di New York alla fine del 2007, anche nel secondo trimestre del 2016 Textainer ha registrato un risultato netto di segno negativo. «Le condizioni del mercato - ha confermato Philip Brewer, presidente e amministratore delegato dell'azienda americana, che noleggia e commercializza container intermodali - continuano ad essere molto impegnative e il secondo trimestre non ha fatto eccezione».
Nel secondo trimestre di quest'anno i ricavi di Textainer sono ammontati a 127,4 milioni di dollari, con un calo del -7,8% rispetto a 138,2 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno del 2015. I soli ricavi derivanti dai noleggi dei container della flotta aziendale sono stati pari a 120,2 milioni di dollari (-6,3%). L'EBITDA si è attestato a 95,6 milioni di dollari (-13,9%) e il risultato operativo a 26,8 milioni di dollari (-57,3%). Textainer ha chiuso il periodo con una perdita netta di -1,5 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 40,3 milioni di dollari nel secondo trimestre dello scorso anno.
«Il fattore principale della flessione delle nostre performance - ha spiegato Brewer - continuano ad essere i bassi prezzi dei container nuovi e usati che si traducono in una riduzione degli introiti derivanti dai noleggi e in una riduzione del valore dei container destinati alla vendita. Vale la pena notare - ha specificato Brewer - che , anche se i ricavi generati dai noleggi sono diminuiti rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno, sono diminuiti molto meno rispetto al calo delle tariffe di noleggio dei nuovi container a causa principalmente della struttura dei nostri contratti di noleggio e della natura a lungo termine della nostra flotta».
«Guardando il lato positivo - ha proseguito Brewer - nel corso del trimestre abbiamo assistito ad una crescita dei prezzi dei nuovi container, ad un deciso rialzo della domanda e abbiamo continuato a generare un consistente flusso di cassa dalla gestione operativa. All'inizio dell'anno - ha precisato il presidente e CEO di Textainer - i prezzi dei nuovi container hanno toccato minimi storici pari a circa 1.200 dollari per container da 20' per carichi secchi. I prezzi sono cresciuti dal +20% al +25% nel corso del secondo trimestre, ma successivamente sono lievemente calati. I bassi prezzi dei nuovi container combinati con la grande quantità di container in vendita - ha osservato Brewer - continuano a mettere sotto pressione i prezzi dei container usati».
Textainer ha chiuso l'intero primo semestre del 2016 con una perdita netta di oltre -4,8 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 75,6 milioni di dollari nella prima metà dello scorso anno. I ricavi sono ammontati complessivamente a 256,4 milioni di dollari (-7,6%), di cui 242,3 milioni di dollari derivanti dalle attività di noleggio (-5,9%). L'EBITDA è stato pari a 192,1 milioni di dollari (-13,4%) e l'utile operativo a 56,6 milioni di dollari (-56,1%).
Al 30 giugno scorso la flotta di contenitori dell'azienda americana aveva una consistenza pari a quasi 3,2 milioni di teu, con una diminuzione del -2,5% rispetto al 30 giugno 2015.
Circa le prospettive per i prossimi mesi, «sulla base dei recenti contatti con i nostri clienti - ha affermato Brewer - noi riteniamo che il rilevante aumento della domanda di container per carichi secchi che abbiamo registrato nel secondo trimestre proseguirà nel terzo trimestre anche se, probabilmente, con un ritmo leggermente inferiore. Non ci aspettiamo un significativo miglioramento dei prezzi dei nuovi container entro la fine dell'anno. Finché i prezzi dei nuovi contenitori si manterranno bassi - ha rilevato Brewer - le tariffe di noleggio dei container nuovi e di quelli in deposito e il rinnovo dei contratti di noleggio continueranno ad essere sotto pressione e ci si può attendere una riduzione dei ricavi dai noleggi».
Allargando la visione all'intero settore del trasporto marittimo containerizzato, Brewer ha sottolineato che «la qualità del credito di alcune compagnie di navigazione rappresenta una forte preoccupazione. Se il processo di consolidamento ha rafforzato alcune compagnie - ha aggiunto - il livello complessivo del rischio di credito della nostra base di clientela è aumentato a causa della debole domanda e del basso livello dei noli».
Tornando al segmento di mercato in cui opera Textainer, Brewer ha affermato quest'anno «la produzione di nuovi container per carichi secchi potrebbe essere inferiore a 1,5 milioni di teu rispetto a 2,5 milioni di teu prodotti lo scorso anno, volume che è approssimativamente uguale alla quantità di container dismessi annualmente. Ciò significa che la flotta mondiale di container è improbabile che cresca e quest'anno potrebbe diminuire. Dato che i container non sono in una situazione di eccesso di offerta - ha evidenziato Brewer - prevediamo che nel terzo trimestre il tasso di utilizzo della nostra flotta continuerà ad aumentare. Inoltre, nel caso ci dovrebbe essere un inatteso picco della domanda così come sovente è accaduto in passato, il mercato del noleggio dei container potrebbe riprendersi in fretta».
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