- Anche Assologistica ha denunciato che la legge di bilancio 2017, con l'annesso decreto legge fiscale n.193 approvata dalle Camere e pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” del 24 ottobre, «è intervenuta in maniera inibitoria nei confronti del flusso merceologico commerciale che passa per il nostro Paese, penalizzando fortemente l'attività dei depositi Iva».
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- Associandosi alla protesta della Confetra, l'associazione degli operatori della logistica in conto terzi ha evidenziato che, «se quanto previsto dal decreto non subirà alcuna modifica, si prevede che a partire dal 1° aprile del 2017 scompaia del tutto anche quello spiraglio di flessibilità concesso dalle vigenti normative di settore in materia di depositi Iva. Gli operatori - ha spiegato Assologistica - non potranno infatti più neppure beneficiare del pagamento dilazionato dell'Iva rispetto al versamento dei dazi doganali nei confronti delle merci che transitano nei depositi IVA, perdendo competitività nei confronti dei concorrenti nordeuropei».
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- «Segnaliamo peraltro - ha ricordato Assologistica - che nel resto d'Europa l'Iva è versata successivamente e distintamente dal pagamento dei dazi doganali, mentre in Italia, specie dopo l'approvazione della legge e del decreto sopra citati, i due pagamenti saranno esclusivamente contestuali, senza più deroga alcuna».
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- Pertanto Assologistica ha chiesto «l'eliminazione di quanto previsto dal decreto legge, penalizzante non solo per gli operatori del settore, ma per l'import nazionale, a tutto vantaggio di quello di altri Paesi UE».
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