- Il settore europeo dei trasporti e della logistica degli autoveicoli deve fare passi avanti in campo digitale e per compierli è necessario che tutte le nazioni europee adottino il protocollo alla Convenzione sul contratto di trasporto internazionale stradale di merce (CMR) delle Nazioni Unite relativo alla lettera di vettura elettronica (e-CMR).
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- Lo ha sottolineato l'Association of European Vehicle Logistics (ECG), organizzazione che rappresenta gli operatori europei del settore della logistica automotive, in occasione dell'assemblea annuale dell'associazione che si è tenuta nei giorni scorsi ad Amburgo, spiegando che se in Europa il quadro legislativo per la digitalizzazione dei processi logistici è già in vigore e che se il protocollo e-CMR, che prevede l'utilizzo di lettere di vettura elettroniche per il trasporto internazionale su strada e offre un'alternativa più efficiente e competitiva all'attuale procedura cartacea, è stato adottato il 20 febbraio 2008 ed è entrato in vigore il 5 giugno 2011 a seguito della ratifica da parte della Lituania avvenuta l'8 marzo dello stesso anno, tuttavia ad oggi sono solo nove gli Stati membri dell'UE, ovvero Bulgaria, Danimarca Lettonia, Lituania, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna a cui si è aggiunta lo scorso 5 ottobre la Francia, più la Svizzera, ad aver ratificato questo trattato internazionale.
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- Ciò - ha evidenziato l'ECG - ostacola in modo significativo l'evoluzione digitale del settore della logistica. Il tedesco Wolfgang Göbel, presidente dell'associazione, ha sottolineato che «l'e-CMR costituirebbe un passo importante nella riduzione delle pratiche burocratiche e dei costi nella logistica dei veicoli. Il settore - ha precisato - è pronto a funzionare senza carta, non appena l'Europa coglierà quest'opportunità». L'ECG ha rimarcato in particolare come la Germania, che è il più grande produttore di veicoli dell'UE e il più grande mercato automotive ed anche un importante paese di transito per la logistica, non ha ancora ratificato il protocollo.
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- L'associazione degli operatori della logistica automotive ha sottolineato che allo stesso modo lo sviluppo delle procedure e della documentazione in formato digitale, in particolare la Prova elettronica di avvenuta consegna (ePOD), costituisce una priorità per le stesse case automobilistiche.
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