- Le segreterie generali nazionali di Cgil, Cisl, Uil, Filt, Fit, Uiltrasporti hanno inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed ai Ministeri competenti la richiesta di incontro con il governo per affrontare urgentemente la questione dell'istituzione dell'Agenzia per la somministrazione di lavoro portuale e riqualificazione professionale nei porti di Gioia Tauro e Taranto.
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- Ricordando che «il 27 luglio 2016 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sono stati sottoscritti due importanti protocolli istituzionali che aprono concreti percorsi di riconversione e ripresa economica delle aree portuali di Gioia Tauro e Taranto, travolte, pur se in forma diversa, dalla crisi strutturale dei traffici di transhipment, attività delle principali imprese terminalistiche dei due porti, con conseguenze drammatiche sulla vita e sul futuro di circa mille lavoratori e le loro famiglie in prevalenza monoreddito ed in aree a fortissima criticità occupazionale», nella richiesta al governo i sindacati hanno ricordato inoltre che, come parti sociali, hanno «sostenuto la creazione delle agenzie per la somministrazione di lavoro portuale, riqualificazione professionale e ricollocamento in ambito demaniale portuale nei porti di Gioia Tauro e Taranto, dando risposte che non fossero tampone ma di prospettiva, per la tutela dei lavoratori portuali altamente qualificati e dei porti e per la salvaguardia della pace sociale necessaria alla ripartenza di queste importanti infrastrutture-gate marittime, inserite nei corridoi TET-T europei. Tali Agenzie - hanno evidenziato le organizzazioni sindacali - consentirebbero di riqualificare i lavoratori, oggi in cassa integrazione guadagni (in esaurimento) e mobilità, che saranno ricollocati nelle nuove attività portuali ed industriali in fase di insediamento in queste due aree per un periodo massimo di tre anni».
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- «Le Agenzie - hanno rilevato Cgil, Cisl, Uil, Filt, Fit, Uiltrasporti - pertanto rappresentano uno strumento di politica attiva per consentire continuità salariale ai circa mille lavoratori altamente qualificati, che altrimenti sarebbero espulsi dal mondo del lavoro».
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- «La bocciatura decisa dalla Commissione Bilancio alla Camera della proposta emendativa n. 74.482 al disegno di legge di stabilità 2017, che per l'appunto avrebbe istituito dette agenzie, unitamente all'esaurimento degli ammortizzatori sociali - hanno denunciato i sindacati - ha riaperto serie e drammatiche preoccupazioni per questi lavoratori».
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- Specificando di non essere «a conoscenza delle decisioni che il governo intende intraprendere per trasformare un impegno politico ( l'accordo del 27 luglio) in un atto legislativo, senza il quale ovviamente verrebbero meno tutti i presupposti condivisi» e di essere «oltretutto preoccupati dell'effetto che si potrebbe determinare sui due territori e sui due porti da una situazione di incertezza e del venir meno degli impegni che tutti, istituzioni nazionali e locali, imprese e organizzazioni sindacali, ci siamo assunti», Cgil, Cisl, Uil, Filt, Fit, Uiltrasporti hanno chiesto quindi al governo «un incontro urgente di approfondimento allo scopo di non lasciare inascoltati i gravi motivi e le risoluzioni innovative di cui l'Agenzia è portatrice».
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