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Boskalis, dalle stelle alle stalle
Il gruppo olandese ha chiuso il 2016 con una perdita netta di -561,7 milioni di euro
9 marzo 2017
Nel 2016 il gruppo olandese Boskalis, che è specializzato nel settore dei dragaggi, dei servizi marittimi per l'industria offshore e nei servizi di rimorchio e salvataggio, ha registrato un deciso peggioramento dei risultati economici. Lo scorso anno i ricavi sono diminuiti del -20% essendo ammontati a 2,60 miliardi di euro rispetto a 3,24 miliardi di euro nel 2015. L'azienda ha spiegato che la riduzione del volume d'affari è stata determinata principalmente dai rilevanti introiti ottenuti nel 2015 a seguito dell'esecuzione del progetto per l'ampliamento del canale di Suez, ma - ha precisato Boskalis - è stata anche conseguenza delle condizioni del mercato nonché della sospensione dell'attività del progetto Pluit per la realizzazione di un'isola artificiale in Indonesia.
Sul calo dei risultati economici iscritti nel bilancio 2016 pesano anche oneri per riduzione del valore della flotta pari a ben 842,6 milioni di euro rispetto a 14,5 milioni di euro nel 2015. Nel 2016 l'EBITDA si è attestato a 660,5 milioni di euro (-25%) e il risultato operativo è stato di segno negativo per -458,1 milioni di euro rispetto ad un EBIT di segno positivo per 562,8 milioni di euro nell'anno precedente.
Boskalis ha archiviato l'esercizio annuale 2016 con una perdita netta di -561,7 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 443,5 milioni di dollari nel 2015. Escludendo l'effetto delle perdite per riduzione del valore il risultato economico netto del 2016 risulta di segno positivo e pari a 276,4 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 440,2, milioni di euro nell'esercizio precedente.
«Dopo i due migliori anni nella storia della Boskalis - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo olandese, Peter Berdowski - nel corso del 2016 ci siamo trovati a confrontarci sempre più con la realtà delle attuali condizioni del mercato, in particolare nel mercato offshore. In questo senso il 2016 per noi è stato un anno di notevole transizione, da un'alta ad una bassa marea economica. Le analisi svolte per il nostro nuovo business plan - ha specificato Berdowski - evidenziano che non è attesa una rapida ripresa del mercato offshore. E così stiamo adattando l'organizzazione, dove necessario, a questa nuova realtà con ulteriori miglioramenti in termini di efficienza ed efficacia. Ma stiamo anche chiaramente guardando alle opportunità che un mercato come questo ci può offrire per rafforzare l'azienda nel medio termine, quando inizierà una ripresa del mercato offshore».
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