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Nel 2016 il gruppo OOIL è tornato ai momenti bui del 2009
Lo scorso anno è stato archiviato con una perdita netta pari a -219,2 milioni di dollari
13 marzo 2017
La Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL) di Hong Kong, gruppo che opera servizi di trasporto marittimo containerizzato tramite la società integralmente controllata Orient Overseas Container Line (OOCL), ha archiviato l'esercizio annuale 2016 con una consistente perdita, il primo risultato economico netto di segno negativo dopo quello pari a -400,6 milioni di dollari registrato nel 2009.
Nel 2016, anno nel quale la flotta di portacontainer della OOCL ha trasportato volumi di carichi containerizzati pari a quasi 6,1 milioni di teu, con un incremento del +9,1% sul 2015 ( del 27 gennaio 2017), il gruppo OOIL ha totalizzato ricavi generati dai servizi marittimi di linea e dalle attività portuali e logistiche connesse pari a quasi 5,3 miliardi di dollari, con una flessione del -11,0% rispetto ad oltre 5,9 miliardi di dollari nell'esercizio precedente. L'EBITDA è ammontato a 288,6 milioni di dollari e il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -138,2 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 138,2 milioni di dollari nel 2015. Lo scorso anno è stato chiuso con una perdita netta pari a -219,2 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 283,5 milioni di dollari nel 2015.
Il notevole peggioramento delle performance economiche dell'esercizio 2016 è stato determinato principalmente dal calo dei risultati segnato nel secondo semestre dell'anno, periodo nel quale le navi di OOCL hanno trasportato volumi di carico pari quasi 3,2 milioni di teu, con una progressione del +12,5% sulla prima metà del 2015. OOIL ha concluso il secondo semestre del 2016 con una perdita netta di -162,6 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 45,2 milioni di dollari nel corrispondente periodo dell'anno precedente. I ricavi sono diminuiti del -15,9% scendendo a 2,7 miliardi di dollari e il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -119,6 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 82,1 milioni di dollari nel secondo semestre del 2015.
«Lo scorso anno - ha commentato il presidente di OOIL, C C Tung - si è visto uno dei mercati più difficili nella storia del nostro settore. Una combinazione tra una crescita costante ma contenuta in molte regioni e un eccesso di capacità costruita negli ultimi anni hanno determinato per gran parte del 2016 condizioni estremamente difficili in molte rotte di traffico. Mentre i prezzi del fuel sono aumentati nella seconda metà dell'anno, le performance del settore sono state duramente colpite dai noli, che spesso sono scesi al di sotto dei livelli segnati nel 2009. I risultati finanziari registrati dall'intero settore - ha osservato Tung - forniscono una chiara indicazione di quanto le condizioni si siano aggravate. Un'analisi dei risultati del settore con un raffronto trimestre su trimestre o semestre su semestre dimostra che dalla metà del 2015 si è verificata un'intensificazione delle condizioni avverse. Nell'intero 2016 - ha sottolineato Tung - i volumi trasportati da OOCL sono cresciuti del 9,1%, ma con un calo dei ricavi del 9,9%. Ciò riflette il difficile contesto che ho descritto così come il deludente risultato finanziario dell'anno».
Tung non ha fatto cenno alle indiscrezioni, diffuse recentemente dal quotidiano finanziario cinese “Caixin”, secondo cui il gruppo di Hong Kong sarebbe in trattative con il gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping e con quello francese CMA CGM per la cessione della OOCL ( del 19 gennaio 2017). Il presidente della OOIL ha invece parlato delle opportunità per il futuro della OOCL offerte dall'alleanza operativa “Ocean Alliance”, stretta proprio con la COSCO e con la CMA CGM nonché con la compagnia taiwanese Evergreen Line, che diventerà attiva all'inizio del prossimo mese ( del 20 aprile e 3 novembre 2016).
«In questi momenti burrascosi, con un consolidamento del settore che si sta verificando ad un ritmo che pochi, o nessuno, aveva previsto - ha rilevato Tung - OOCL continua a costruire il proprio futuro sui due pilastri dell'adesione all'alleanza e dell'efficiente impiego delle navi più appropriate per ciascuna rotta di traffico». Confermando che Ocean Alliance inizierà ad operare all'inizio di aprile, Tung ha evidenziato che «collaborare con questi partner importanti e con i medesimi obiettivi ci consentirà di offrire i più elevati standard nel modo più efficiente dal punto di vista dei costi. Inoltre - ha aggiunto - la Ocean Alliance consentirà a OOCL di accrescere la propria attività in maniera misurata e attenta».
«Le nostre navi della classe da 20.000 teu - ha ricordato il presidente della OOIL - entreranno in servizio nel 2017 ( del 1° aprile 2015,ndr). Il nostro investimento in queste navi dimostra il nostro impegno nel far crescere il nostro business in modo intelligente e ci consente di conseguire economie di scala in tutti i più importanti traffici est-ovest. Nel contempo continueremo a concentrarci su un continuo miglioramento relativamente ai costi e su ulteriori progressi relativamente all'efficienza. Proseguiremo ad investire nell'information technology quale mezzo per migliorare non solamente i nostri processi interni, ma anche la nostra interazione e il nostro impegno nei confronti dei clienti».
Tung ha specificato che lo stato di difficoltà del mercato del trasporto marittimo containerizzato proseguirà nel prossimo futuro: «nel settore - ha precisato - il rapporto tra domanda e offerta rimane uno dei principali fattori di rischio. Le prospettive per una crescita nel corso del 2017 suggeriscono un miglioramento della situazione, ma ci vuole tempo per assorbire l'attuale eccesso di offerta. Se le previsioni rimangono incerte, noi - ha concluso - noi continueremo sulla strada della strategia ormai consolidata».
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