- Oggi a Trieste l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha siglato un protocollo d'intesa con AREA Science Park, centro per la ricerca e l'innovazione e per lo sviluppo di nuove imprese tecnologiche, con lo scopo di collaborare per realizzare un modello di sviluppo industriale innovativo basato sull'integrazione e la valorizzazione di asset già presenti sul territorio: dalla logistica portuale all'elevata concentrazione di enti di ricerca con personale altamente qualificato.
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- Il protocollo, che ha una durata di tre anni, prevede l'istituzione di tavoli tecnici, di occasioni di dialogo e confronto per individuare linee d'azione in grado di attrarre nuovi investimenti per rendere il territorio sempre più competitivo e produttivo. Inoltre saranno individuate e sperimentate nuove metodologie per agevolare insediamenti industriali ad alta tecnologia, con particolare attenzione all'innovazione nel settore manifatturiero, della logistica e dell'economia circolare. L'obiettivo è anche di privilegiare un'industria che non inquini, limiti il consumo di materie prime e minimizzi e riutilizzi gli scarti di produzione.
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- Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino, e dal presidente di AREA Science Park, Sergio Paoletti, alla presenza della presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.
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- «L'accordo di oggi - ha rilevato D'Agostino - va inquadrato strategicamente in due filoni fondamentali di sviluppo del porto di Trieste: l'integrazione con il mondo dell'innovazione e della ricerca e l'insediamento di attività ad alto valore aggiunto nei punti franchi. AREA Science Park ci permette di approfondire in maniera completa le nostre potenzialità, creando soprattutto un legame solido e proficuo con il mondo globale delle imprese ad alto contenuto tecnologico che sono uno dei nostri obiettivi per l'insediamento in aree di punto franco. Tra Carso e mare nasce una collaborazione nuova e inedita con uno scambio di competenze importanti, utilizzando risorse di prim'ordine sempre esistite sul territorio, ma che solo ora per la prima volta accettano sfide importanti, e soprattutto concrete».
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- «Attraendo nuovi investimenti produttivi - ha sottolineato Paoletti - s'innesca un processo virtuoso in grado di generare ricadute su tutto l'ecosistema, dalla formazione al lavoro, dalla ricerca all'industria. L'accordo con l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale rappresenta, quindi, una sfida per l'intero Sistema della Scienza e dell'Innovazione del Friuli Venezia Giulia. Un'occasione unica per diventare una struttura in espansione che valorizzi le competenze presenti e, allo stesso tempo, si arricchisca di nuove».
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