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Il Propeller Club di Livorno ha organizzato un incontro con Bruno Musso, presidente del gruppo Grendi
Nel suo ultimo libro, “Il Cuore in Porto”, lo spedizioniere/armatore ripercorre la storia della portualità e del trasporto marittimo italiano
6 aprile 2017
Il The International Propeller Club Port of Leghorn ha organizzato per lunedì prossimo alle ore 18.30 nella Sala Capraia della Camera di Commercio di Livorno un incontro con Bruno Musso, presidente del gruppo armatoriale Grendi e consigliere di Confitarma. Musso è stato uno dei padri della riforma portuale del 1994 e attualmente collabora con l'Istituto SiTI per la realizzazione del B.r.u.c.o., un sistema di infrastrutture per connettere il porto di Genova Voltri con gli spazi della pianura padana. È autore di saggi di economia tra cui “La rivoluzione necessaria. La crisi economica vista da un imprenditore” (Franco Angeli 2014).
«Conosco la famiglia Musso - ha spiegato la presidente del Propeller Club, Maria Gloria Giani - anche attraverso la stima che mio padre ha sempre nutrito verso quei colleghi spedizionieri che poi hanno saputo diversificare ed ho avuto modo di collaborare con loro sulla linea Tarros. Ma soprattutto mi affascina la loro storia, la loro tenacia e competenza poiché dal 1828 la storia delle famiglie genovesi Grendi e Musso, nati spedizionieri, poi diventati armatori, si è intrecciata con quella dei porti italiani e dello sviluppo del trasporto marittimo nel nostro Paese».
Una faticosa e tenace crescita che Bruno Musso nel suo ultimo lavoro, “Il Cuore in Porto”, Mursia editori, ha sintetizzato con un aforisma: «a Genova, quando erediti una ditta di spedizioni, erediti anche i problemi del porto. E le opportunità, certo». Il libro prende le mosse nel capoluogo ligure dei primi decenni dell'Ottocento - quando il porto «erano settecento metri di calate dal Mandraccio a San Tommaso» - e corre lungo due secoli attraverso l'Unità d'Italia, l'industrializzazione del primo Novecento, due guerre mondiali, la ricostruzione, l'evoluzione del trasporto marittimo con l'avvento dei container negli anni Sessanta, gli scontri con le compagnie dei portuali, la costruzione delle prime navi portacontainer, di cui la Grendi è stata pioniere, e arriva fino ai giorni nostri e alle nuove sfide del secolo della logistica, in cui l'Italia si trova a dover ripensare il ruolo dei propri porti e di tutto il sistema di infrastrutture collegate.
Lunedì i lavori saranno aperti dalla presidente Giani e dal vice presidente della Camera di Commercio di Livorno, Alberto Ricci. Modererà il convegno Luigi Vicinanza, direttore de “Il Tirreno”.
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