- Nei primi mesi di quest'anno l'operatore elvetico di traffico combinato Hupac ha registrato un ulteriore incremento dei volumi di traffico merci movimentati su rotaia, con una crescita del +9,3% del traffico transalpino e del +7,8% del traffico totale. Lo ha reso noto oggi l'azienda in occasione della celebrazione del proprio cinquantenario, evento con cui ha festeggiato anche i risultati record raggiunti lo scorso anno quando la società ha movimentato 737mila spedizioni, con una progressione del +11,5% sul 2015 ( del 1° febbraio 2017).
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- Hupac prevede che però nei prossimi mesi l'attività di trasporto ferroviario possa subire un rallentamento a causa dei programmati sei mesi di chiusura della linea di Luino per i lavori di adeguamento al corridoio di quattro metri, da completarsi nel 2020. La società svizzera ha specificato che i trasporti verranno dirottati su Domodossola e Chiasso, ma ha precisato che sono comunque da prevedersi irregolarità e una minore capacità.
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- Celebrando assieme a collaboratori, clienti e partner il 50° anniversario della Hupac, joint venture che quattro trasportatori e il gruppo ferroviario elvetico SBB CFF FFS hanno fondato in Ticino nel 1967 con un capitale iniziale di 500.000 franchi e che oggi è diventata il più importante gestore di rete nel traffico intermodale europeo, l'amministratore delegato dell'azienda, Bernhard Kunz, ha sottolineato che «vicinanza al cliente, investimenti in risorse proprie e apertura alle innovazioni sono da sempre le linee guida di Hupac. Gli anni a venire - ha aggiunto - porteranno altre importanti sfide, ma insieme ai nostri collaboratori, clienti e partner vogliamo affermare il trasporto intermodale come protagonista del traffico merci a lungo raggio in Europa».
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- In occasione dei festeggiamenti il presidente della Hupac, Hans-Jörg Bertschi, si è soffermato sugli sviluppi dell'attività ferroviaria transalpina innescati dall'apertura avvenuta lo scorso dicembre della galleria di base del Gottardo osservando che, se sulla ferrovia di pianura via Luino i treni merci pesanti hanno ora bisogno di una locomotiva in meno, invece sulla linea via Chiasso questo importante incremento di produttività sarà realizzabile solo nel 2020 con l'entrata in funzione della galleria di base del Monte Ceneri. Inoltre Bertschi ha rilevato che nel trasporto internazionale non è stato finora possibile abbreviare i tempi di trasporto, motivo per cui sul corridoio Benelux-Germania-Svizzera-Italia si viaggia con i medesimi orari del 2015. «Il 90% del possibile risparmio di tempo - ha spiegato - svanisce a causa delle attese», in quanto è ancora in una fase embrionale una pianificazione delle tracce concordata a livello internazionale e che consenta di trasferire sul mercato gli incrementi di produttività derivanti dalla galleria di base del Gottardo.
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- Evidenziando che già da anni Hupac si sta preparando all'abolizione dei contributi d'esercizio per il trasporto intermodale prevista in Svizzera entro fine 2023, Bertschi ha specificato che tuttavia la competitività del trasporto intermodale nei confronti del trasporto su gomma è negativamente influenzata da fattori esterni: Se in Svizzera il completamento del corridoio di quattro metri via Chiasso e Luino assicurerà una produttività ottimale - ha spiegato - sul corridoio di traffico merci Rotterdam-Genova si devono constatare ritardi nell'eliminazione delle strozzature di produttività. «Tonnellaggio di 2.000 tonnellate trainato da una sola locomotiva, lunghezza di treno di 740 metri e profilo di quattro metri - ha ricordato Bertschi - sono parametri fondamentali per un esercizio economico del trasporto intermodale» e tuttavia in Germania e in Belgio permangono dei limiti alla lunghezza dei treni e in Italia al loro tonnellaggio. «Per compensare la soppressione dei sussidi d'esercizio in Svizzera dal 2023 in avanti - ha osservato Bertschi - dobbiamo aumentare la produttività in modo integrato, a tutti i livelli. Mentre il trasporto su strada sta rafforzando la propria competitività grazie a bassi costi del gasolio e a innumerevoli innovazioni, quello su rotaia sta visibilmente perdendo terreno».
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- «Potremo beneficiare pienamente della maggiore produttività legata a un efficiente corridoio di traffico merci - ha sottolineato Bertschi - solo se anche la Germania implementerà l’upgrade ai 740 metri. È un passo di vitale importanza per il nostro settore, dati gli enormi progressi che a breve il trasporto stradale compierà grazie ai gigaliner, al platooning e ai motori a basso consumo».
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