- Oggi ad Ischia si è riunita l'assemblea dell'Associazione Nazionale Provveditori Appaltatori Navali (ANPAN) nel corso della quale il presidente Angelo Novelli ha relazionato circa lo stato di salute dell'industria dello shipping, ancora alle prese con un eccesso di stiva, con l'impatto della crisi economica mondiale iniziato a fine 2008 ed oggi ancora tangibile e con il conseguente crollo dei traffici, nonché circa la situazione della cantieristica mondiale, settore in cui - ha rilevato - «restano stabili gli ordini di nuove commesse nei cantieri navali, che quest'anno si attesteranno sulle 790 unità (in aumento rispetto alle 590 dello scorso anno): secondo una previsione di analisti di una nota società di brokeraggio inglese - ha specificato Novelli - gli armatori torneranno prepotentemente a costruire dal 2018, anno in cui si prevede un portafoglio ordini di 1.300 unità, tendenza ad incrementare il numero sino a 1.900 unità previste per il 2020».
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- Nella sua relazione Novelli si è soffermato sulla recente operazione di Fincantieri: il gruppo navalmeccanico italiano, leader della cantieristica mondiale - ha ricordato - «ha appena concluso l'acquisizione del 66% (poi scenderà al 48%) delle quote di Chantier de l'Atlantique, storico rivale concorrente nella costruzione di navi da crociera. Ricordo - ha aggiunto - che il cantiere, di maggioranza azionaria coreana, ha costruito la quasi totalità della flotta di navi da crociera del gruppo MSC. Lo stesso cantiere ha varato lo scorso anno la Harmony of the Seas, di proprietà del gruppo RCCL, la più grande nave da crociera mai costruita, capace di ospitare sino a 5.400 passeggeri ed oltre 2.000 membri di equipaggio. Quindi una realtà italiana che rafforza e consolida la presenza nel mercato internazionale delle costruzioni navali. Il neo eletto presidente della Repubblica francese ha fatto recentemente visita alle maestranze del cantiere, il più grande ed attivo del Paese, ed ha espresso preoccupazione per l'acquisizione da parte di Fincantieri, contestando l'accordo siglato dal suo predecessore. Anche l'armatore Gianluigi Aponte - ha evidenziato Novelli - ha avuto parole dure contro Bono, amministratore delegato, e Fincantieri, denunciando un possibile “spezzettamento” del cantiere a favore dei siti italiani in un prossimo futuro. Non poche - ha rilevato il presidente dell'ANPAN - le perplessità da parte degli esperti di settore visto anche gli ultimi ordini confermati dal gruppo MSC al cantiere francese che hanno di fatto garantito lavoro alla struttura per gli anni a venire».
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- Novelli a parlato anche della riforma della governance portuale italiana: «a quasi un anno dall'approvazione del governo del decreto sulla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle Autorità Portuali - ha constatato - sono stati nominati tutti i presidenti delle 15 AdSP: ci auguriamo - ha sottolineato - che questa riforma possa portare i benefici auspicati dal ministro Delrio e che finalmente il nostro paese possa competere alla pari gli altri principali porti del Mediterraneo e del Nord Europa».
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- Il presidente dell'ANPAN ha concluso il suo intervento chiedendo alle autorità di essere sempre al fianco dell'associazione e delle sue aziende che - ha rimarcato - necessitano di norme chiare, «cosa - ha precisato - che a volte non accade (a tal proposito - ha spiegato Novelli - meritano di menzione il decreto 101/2016 del Ministero dell'Ambiente e la risoluzione 2/E della Agenzia delle Entrate), e che siano in linea con il nuovo corso economico e di sviluppo che la Comunità Europea ha indicato da tempo e che lo scorso anno ha visto l'entrata in vigore del nuovo CDU».
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