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Rafforzare il tessuto imprenditoriale delle piccole medie imprese della “blue economy”
È, assieme allo sviluppo di un Osservatorio dell'economia portuale, uno degli scopi del progetto Blueconnect che coinvolge le regioni Alpi Marittime, Corsica, Var, Liguria, Sardegna e Toscana
14 luglio 2017
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale è responsabile della raccolta dati nella regione Liguria nell'ambito del progetto Blueconnect “connettere le piccole e medie imprese”, iniziativa che coinvolge sei regioni (Alpi Marittime, Corsica, Port du Var, Liguria, Sardegna, Toscana) e che mira a rafforzare il tessuto imprenditoriale delle piccole medie imprese all'interno dell'area di cooperazione e a creare un vero e proprio network transfrontaliero della “blue economy”, ambito che riunisce porti, cantieristica, nautica, pesca, turismo e professioni.
Si tratta di un percorso che mira a coinvolgere imprese, operatori del settore e territorio nel suo complesso e che si concretizzerà nello sviluppo di un Osservatorio dell'economia portuale e nell'elaborazione di rapporti regionali con dati socio-economici ben definiti. L'Osservatorio sarà uno strumento in costante evoluzione che permetterà di identificare i bisogni dei porti studiati e sostenere il consolidamento e lo sviluppo delle PMI nei mercati a forte potenziale di crescita, grazie alla definizione di gruppi di lavoro suddivisi secondo i tre filoni di attività portuale.
Lanciato lo scorso 1° febbraio, il progetto, della durata di due anni, è coordinato dal Pôle Mer Méditerranée e coinvolge, oltre alle Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (porti di la Spezia e Marina di Carrara) e del Mar Tirreno Settentrionale (porti di Livorno e Piombino), la Camera di Commercio e dell'Industria della Corsica, Nizza, Costa Azzurra, Sassari e Var.
Mercoledì e ieri, presso l'auditorium del porto della Spezia, nel quadro del programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, si è tenuto il secondo incontro con i partner delle sei regioni coinvolte nel progetto, riunione che è stata occasione per definire gli step futuri, finalizzare le strategie di promozione del progetto, di sviluppo e lancio di un vero e proprio Osservatorio dell'economia portuale, partendo dal principio che i porti sono propulsori di una crescita economica sostenibile per i propri territori.
L'incontro è stato inoltre l'occasione per identificare linee comuni di collaborazione per affrontare le sfide future, partendo dall'analisi delle principali tendenze di mercato alla concretizzazione del porto del futuro: più sostenibile, più smart, più sicuro.
L'AdSP del Mar Ligure orientale, quale responsabile della raccolta dati in Liguria, ha mappato circa 60 porti sul territorio, compresi quelli della Spezia e Marina di Carrara, iniziando le prime indagini con gli interlocutori identificati.
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