- d'Amico International Shipping (DIS) ha chiuso il secondo trimestre di quest'anno con una perdita netta di -8,0 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 6,4 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2016. I ricavi sono ammontati a 96,2 milioni di dollari (+11,2%), con 62,1 milioni di dollari di ricavi base time charter (-10,5%). L'EBITDA è stato pari a 8,2 milioni di dollari (-55,9%) e il risultato operativo è stato di segno negativo per -1,2 milioni di dollari rispetto ad un EBIT positivo per 9,2 milioni di dollari nel trimestre aprile-giugno dello scorso anno.
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- Nel primo semestre del 2017 la compagnia, che fa parte del gruppo d'Amico e che opera una flotta di 55 product tanker di cui 45 navi Medium Range e dieci Handysize, ha totalizzato ricavi pari a 188,1 milioni di dollari (+4,6% sulla prima metà del 2016), con ricavi base time charter che si sono attestati a 128,7 milioni di dollari (-10,9%). EBITDA ed EBIT sono stati pari rispettivamente a 24,7 milioni di dollari (-38,5%) e 6,1 milioni di dollari (-72,1%). Il risultato economico netto è stato di segno negativo e pari a -6,2 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 13,6 milioni di dollari nei primi sei mesi dello scorso anno.
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- «I noli nel mercato delle navi cisterna - ha spiegato l'amministratore delegato della DIS, Marco Fiori, commentando questi risultati - si sono mantenuti su livelli di debolezza nel corso del secondo trimestre 2017. Questo principalmente a causa delle numerose consegne di nuove navi sul mercato, assieme all'intensa fase di manutenzione e ad un ancora elevato livello di scorte di prodotti petroliferi. Sono pertanto abbastanza soddisfatto dei risultati raggiunti dalla nostra società nel corso del primo semestre 2017, in questo contesto. Credo che, ancora una volta, la strategia commerciale prudente di DIS, basata su un efficiente mix tra navi impiegate sul mercato spot e navi noleggiate a lungo termine, ci abbia permesso di mitigare gli effetti negativi del debole mercato visto nel secondo trimestre 2017, parzialmente dovuto anche ad un effetto di stagionalità. Nel primo semestre 2017 il nostro nolo giornaliero sul mercato spot è stato pari a 12.492 dollari, mentre il nolo medio giornaliero complessivo (che comprende sia contratti spot che time charter) è stato pari a 13.614 dollari. Tutto ciò, assieme alla nostra piattaforma operativa efficiente da un punto di vista di costi, ci ha permesso di generare un EBITDA pari a 24,7 milioni di dollari, con un margine dell'EBITDA del 19,2%, che penso sia un buon risultato dato il difficile mercato vissuto nel periodo in questione».
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- «Allo stesso tempo - ha proseguito Fiori - i fattori che hanno influito negativamente sul livello dei nostri ricavi base time charter sono solo temporanei e parzialmente legati ad un effetto di stagionalità del nostro mercato di appartenenza. Tutti i fondamentali di mercato di medio/lungo termine - ha sottolineato - portano a pensare ad una buona ripresa a partire dalla fine del 2017/inizio 2018. Da un lato, l'attuale orderbook di navi cisterna Medium Range è al suo livello più basso degli ultimi 15 anni con limitata capacità produttiva disponibile nei cantieri per almeno i prossimi due anni. Questo dovrebbe limitare l'arrivo di nuovo tonnellaggio sul mercato. Dall'altro lato, la domanda mondiale di prodotti raffinati è attesa in crescita nei prossimi anni, in misura tale da superare la corrispondente crescita dal lato dell'offerta. In aggiunta a questo, lo spostamento della capacità di raffinazione lontano dai principali luoghi di consumo porterà sicuramente ad un aumento nella domanda di tonnellaggio miglia per i prodotti raffinati. Credo che tutto questo possa portare ad un rafforzamento del mercato e ad un aumento dei noli».
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