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L'Antitrust invita ad una piena e concreta applicazione dei principi comunitari sulla liberalizzazione del cabotaggio marittimo
L'esortazione è rivolta a Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità di Regolazione dei Trasporti, Regione Sardegna e Regione Sicilia
31 luglio 2017
Nel numero 29 del 2017 del bollettino settimanale dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che è stato pubblicato oggi, è inclusa una segnalazione inviata la scorsa settimana dall'Autorità a Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità di Regolazione dei Trasporti, Regione Sardegna e Regione Sicilia nella quale l'Antitrust invita queste amministrazioni «ad operare, per quanto di propria competenza, in modo da garantire una piena e concreta applicazione dei principi comunitari sulla liberalizzazione del cabotaggio marittimo», auspicando in particolare che l'Autorità di Regolazione dei Trasporti tenga conto delle osservazioni dell'AGCM anche nell'ambito del proprio procedimento per l'adozione di misure regolatorie per la definizione degli schemi dei bandi delle gare per l'assegnazione dei servizi di trasporto marittimo.
Nella comunicazione l'ACGM specifica tra l'altro che «intende evidenziare che l'attuale assetto dei collegamenti marittimi da/per le isole minori italiane e, in particolare, quello relativo alle isole minori in Sicilia e in Sardegna, caratterizzato dalla creazione di posizioni di monopolio in diversi collegamenti, al di là dei singoli episodi in base ai quali tali posizioni di monopolio si sono costituite, potrebbe essere in misura sostanziale influenzato da una non corretta applicazione della normativa e dei principi comunitari sulla liberalizzazione del cabotaggio marittimo da parte delle amministrazioni competenti»
Nella comunicazione l'Autorità Antitrust ricorda che spetta «alle amministrazioni competenti il compito di svolgere un'approfondita indagine di mercato, aggiornandola periodicamente, per verificare se sussistono le condizioni per la prestazione dei servizi da parte di operatori di mercato, nonché al fine di verificare la possibilità di soddisfare le esigenze di trasporto pubblico senza attribuire diritti di esclusiva. Inoltre - ricorda ancora l'Antitrust - le amministrazioni competenti dovrebbero separare l'obiettivo di tutela della continuità territoriale - nei confronti dei residenti nelle isole minori, dei pendolari e di altre ben identificate categorie di utenti - e altri obiettivi di policy che esse intendono perseguire, quale ad esempio lo sviluppo delle attività turistiche nei territori interessati».
«L'attuale assetto dei mercati dei servizi di cabotaggio marittimo da/per le isole minori, in particolare in Sicilia e in Sardegna - rileva l'ACGM - fa invece supporre che le amministrazioni competenti abbiano fatto ricorso allo strumento dei contratti di servizio in esclusiva, senza preventivamente esplorare le altre possibilità contemplate dalla normativa, meno restrittive per la concorrenza, e comunque senza svolgere quell'indagine di mercato che consentirebbe di ridurre il perimetro dei servizi da assoggettare a Obblighi di Servizio Pubblico, eventualmente da inserire nei contratti di servizio».
«Ferma restando l'esigenza di tutelare il diritto alla continuità territoriale della popolazione residente e delle altre categorie da identificare per via amministrativa - osserva l'Antitrust - laddove, invece, le amministrazioni valutassero la possibilità di adottare modalità meno restrittive dell'esclusiva per soddisfare le esigenze del trasporto pubblico e svolgessero la prevista indagine di mercato, potrebbero emergere significativi spazi per l'offerta di servizi da parte di più operatori, anche se assoggettati a Obblighi di Servizio Pubblico oppure in regime di concorrenza nel mercato, con vantaggi per l'utenza (turistica e non) e con possibili effetti positivi anche in termini di riduzione della spesa pubblica (in termini di contributi pubblici), oltre che di maggiore trasparenza nelle modalità di calcolo delle compensazioni finanziarie, in modo da agevolare la verifica del rispetto delle condizioni previste dalla normativa in materia di aiuti di stato».
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