- Ieri a Cagliari il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha approvato il Piano Operativo Triennale 2018-2020, la partecipazione dell'AdSP all'Agenzia di sistema del lavoro portuale, la nomina del segretario generale dell'ente, l'adozione dei primi provvedimenti gestionali temporanei per gli scali di Oristano e Portovesme nonché delibere e rilascio dei pareri sulle concessioni demaniali.
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- Su proposta del presidente Massimo Deiana, è stato dato il via libera alla nomina di Natale Ditel a segretario generale dell'AdSP del Mare di Sardegna, il nuovo ente che è nato dall'accorpamento delle Autorità Portuali di Cagliari e del Nord Sardegna e che amministra i porti di Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme e la banchina commerciale di Santa Teresa di Gallura. Avvocato, classe 1964, Ditel è stato commissario straordinario del Cacip, Consorzio industriale provinciale di Cagliari, ed amministratore delegato della Cagliari Free Zone.
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- Circa il nuovo Piano Operativo Triennale licenziato ieri, tra i punti di rilievo: la piena operatività dell'AdSP attraverso la revisione della dotazione organica ereditata dalle due ex Autorità Portuali e lo studio di un nuovo modello organizzativo interno - facilitato da un'adeguata informatizzazione dei procedimenti - che prevede l'armonizzazione dei regolamenti sull'attività del personale, formazione, anticorruzione, gestione amministrativa e finanziaria, sul demanio con la definizione dei canoni, progettazioni, manutenzioni e, con riferimento all'utenza, sull'accesso ai servizi ed alle infrastrutture portuali. L'AdSP ha reso noto che su quest'ultimo aspetto il documento delinea i principali interventi (dragaggi, manutenzione e potenziamento delle banchine, nuova viabilità ecc.) previsti nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Oristano, Portovesme e Santa Teresa, sette realtà alle quali, punto in agenda per il prossimo triennio, si dovrebbe aggiungere anche lo scalo di Arbatax che, grazie alla sua posizione ed alle infrastrutture esistenti, rappresenta una risorsa fondamentale per il sistema portuale sardo.
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- Per accrescere la competitività dei porti sardi il POT 2018-2020 individua come strumenti fondamentali: l'infrastrutturazione, il recupero di competitività attraverso la modernizzazione e l'automazione, l'istituzione delle Zone Economiche Speciali, con i regimi giuridici, amministrativi e fiscali di vantaggio, e la creazione di Port Factories, che vedono i porti trasformati in vere e proprie sedi produttive connesse alle aree retroportuali in regime di zona franca.
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- L'ente portuale sardo ha evidenziato come sia fondamentale per il rilancio e per una migliore gestione delle dinamiche occupazionali in banchina anche l'adesione dell'AdSP, approvata ieri dal Comitato di gestione, all'Agenzia di sistema per il lavoro portuale, istituita ai sensi dell'ex art. 17 comma 5 della legge 84/94. Il provvedimento - ha rilevato l'ente - consentirà di affrontare positivamente la crisi occupazionale degli operatori portuali degli scali sardi attraverso la fornitura di lavoro per l'esecuzione delle operazioni e dei servizi in banchina, con formazione professionale continua.
- A tal proposito Deiana ha espresso «grande soddisfazione per la conclusione della travagliata vicenda dell'agenzia del lavoro portuale, passo decisivo - ha sottolineato il presidente dell'AdSP .- che ci consente di dare una prospettiva di maggior ordine all'occupazione nei nostri porti». Deiana ha manifestato soddisfazione anche per la nomina del nuovo segretario generale Ditel, «persona - ha evidenziato - di grande serietà e preparazione che, sono sicuro, saprà fornire il giusto apporto professionale per gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati».
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