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Bruxelles infligge multe pari a 395 milioni di euro ai vettori marittimi car carrier CSAV, “K” Line, NYK e WWL-EUKOR
Alla giapponese MOL è stata riconosciuta l'immunità totale
21 febbraio 2018
Oggi la Commissione Europea ha annunciato che cinque compagnie di navigazione attive anche nel segmento del trasporto marittimo di autovetture hanno partecipato ad intese in violazione delle norme antitrust dell'UE e ha specificato di aver comminato a quattro di queste multe per un totale di 395 milioni di euro.
L'attività di cartello è stata posta in essere dalla cilena CSAV, dalle giapponesi Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Nippon Yusen Kaisha (NYK) e dalla norvegese-svedese Wallenius Wilhelmsen Logistics (WWL) assieme alla sua filiale sudcoreana EUKOR Car Carriers.
Alla MOL, che ha presentato una richiesta di immunità da cui è partita l'indagine della Commissione Europea, non è stata inflitta una pena pecuniaria in quanto alla compagnia è stata riconosciuta una riduzione del 100% dell'ammenda nel quadro della politica di trattamento favorevole nei casi di cartelli cui partecipano le imprese nonché - così come alle altre compagnie coinvolte nell'indagine - una riduzione del 10% della sanzione in applicazione della comunicazione concernente la transazione. Con la richiesta di immunità la MOL ha potuto quindi evitare di pagare la sanzione, che è stata quantificata in 203 milioni di euro.
All'altra giapponese NYK, cui è stata riconosciuta una riduzione del 20% per trattamento favorevole, è stata comminata una multa di 141,82 milioni di euro e alla connazionale “K” Line, che ha beneficiato di una riduzione del 50% per trattamento favorevole, una sanzione di 39,10 milioni di euro.
La multa più elevata, 207,33 milioni di euro, ha colpito la WWL-EUKOR, cui è stata riconosciuta una diminuzione del 20% dell'ammenda per trattamento favorevole. La CSAV dovrà pagare 7,03 milioni di euro a fronte del riconoscimento di una riduzione del 25% della sanzione per trattamento favorevole.
Motivando la decisione di multare le compagnie di navigazione, nonché di sanzionare per 76 milioni di euro due fornitori di candele autoveicoli e per 75 milioni di euro due fornitori di sistemi di frenatura, la Commissione Europea ha precisato che tutte le società hanno riconosciuto il loro coinvolgimento nei cartelli e hanno concordato di risolvere i casi.
La Commissione ha reso noto che l'attività anticoncorrenziale è stata condotta dalle compagnie di navigazione per quasi sei anni, dall'ottobre 2006 al settembre 2012.
«La Commissione - ha sottolineato la commissaria Margrethe Vestager, responsabile della politica sulla concorrenza - ha sanzionato diverse società per collusione nel trasporto marittimo di automobili e nella fornitura di parti di automobili. Le tre decisioni prese oggi dimostrano che non tollereremo comportamenti anticoncorrenziali nei confronti dei consumatori e delle industrie d'Europa. Aumentando i prezzi dei componenti o i costi di trasporto delle automobili, i cartelli hanno danneggiato in ultima analisi i consumatori europei e inciso negativamente sulla competitività del settore automobilistico europeo, che impiega circa 12 milioni di persone nell'UE».
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