- Il gruppo portuale cinese China Merchants Port Holdings Co. (CMPort) ha completato l'acquisizione del 90% del capitale della brasiliana Terminal de Contêineres del Paranaguá (TCP), la società che gestisce il secondo container terminal del porto di Paranaguá ( del 4 settembre 2017). Il gruppo cinese ha sottolineato che la transazione è la più rilevante mai realizzata nel settore portuale brasiliano e latinoamericano.
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- Il vice presidente di CMPort, Hu Jianhua, ha ricordato che la Cina è la principale destinataria delle esportazioni del Brasile nonché la principale origine delle importazioni della nazione sudamericana e che i due Paesi hanno strette relazioni economiche e commerciali. Ricordando inoltre che la capogruppo China Merchants Group (CMG) sinora ha investito in 52 porti in 20 nazioni, ha spiegato che l'investimento in Brasile si inquadra nell'ambito dell'applicazione del “modello Shekou”, il modello di sviluppo basato sul trinomio “Port-Park-City” che è incentrato sul porto quale punto di partenza di tutte le attività economiche e quale punto di collegamento sinergico tra l'industria e la città.
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- In particolare, CMG intende applicare questo modello per lo sviluppo delle città portuali estere, modello che ha trasformato Shekou, un tempo piccolo villaggio di pescatori, in una florida città metropolitana, trasformazione che si è verificata nell'arco di trent'anni ma che CMG è certa di poter replicare nell'arco di soli cinque anni nelle città portuali in cui ha deciso di investire. «Con il TCP quale punto di partenza - ha specificato Hu - CMG promuoverà il continuo sviluppo dei traffici e degli scambi commerciali con i Paesi BRICS, in particolare in campi come quello della logistica integrata, delle infrastrutture di trasporto e dei parchi logistici del Brasile, per individuare altre opportunità di investimento, sviluppo e attività».
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- Ricordando che nel 2017 i terminal portuali del gruppo CMPort hanno movimentato per la prima volta un traffico annuo superiore a 100 milioni di teu ( del 16 gennaio 2018), l'amministratore delegato del gruppo portuale cinese, Bai Jingtao, ha sottolineato che «CMPort è il maggiore investitore cinese e mondiale nel settore dei porti container e ha specificato che lo scorso l'attività del gruppo è stata contrassegnata da importanti pietre miliari tra cui i progetti esteri relativi al Colombo International Container Terminal (CICT), nello Sri Lanka, e alla Port de Djibouti, a Gibuti, progetti - ha evidenziato - che hanno generato benefici non solo economici ma anche sociali creando occupazione e gettito fiscale a vantaggio delle economie locali. «Cercheremo - ha dichiarato Bai - di fare anche di TCP un modello di cooperazione vantaggioso per entrambe le parti».
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- Nel primo mese del 2018 i terminal portuali che fanno parte del gruppo cinese hanno movimentato un traffico dei container pari a 45,6 milioni di teu, con una progressione del +1,0% sul gennaio 2017. Il solo traffico movimentato nei terminal esteri del gruppo è ammontato a quasi 1,6 milioni di teu (+19,7%).
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