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L'AdSP del Mare Adriatico Settentrionale ha aderito all'associazione dei porti euro-mediterranei MEDPorts
Musolino: i porti del Mediterraneo possono, anzi devono, riuscire a fare squadra
1 marzo 2018
L'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale, l'ente che amministra i porti di Venezia e Chioggia, è entrata a far parte come primo firmatario in assoluto di MEDPorts Association, l'organismo che riunisce le Autorità Portuali e gli enti portuali euro-mediterranei al fine di sfruttare le opportunità di un coordinamento intra-mediterraneo nello sviluppo dei traffici interni e/o con l'Estremo Oriente.
In particolare, l'associazione persegue l'obiettivo di stabilire nuovi corridoi logistici stabili e competitivi, di individuare nuove rotte marittime al centro del mediterraneo che siano ben collegate con le aree interne e di costruire una comunità economica capace si rispondere alle grandi sfide mondiali al servizio della fluidità degli scambi commerciali.
Inoltre, tra le principali finalità dell'associazione, c'è il miglioramento dell'efficienza, della competitività e della visibilità dei “MEDports” facilitando la comunicazione congiunta e l'azione comune, nonché lo scambio delle migliori pratiche tra i porti membri, rafforzando la formazione, le conoscenze comuni e le competenze.
«Il ruolo dei porti del Mediterraneo nei rapporti tra l'Europa e l'Africa e le opportunità di sviluppo delle rotte marittime in considerazione della strategia cinese BRI - ha sottolineato il presidente dell'AdSP del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino - è sempre più cruciale. I porti del Mediterraneo, che si trovano a sud dell'Europa e a nord dell'Africa, oggi costituiscono delle piatteforme logistiche chiave in funzione del posizionamento geografico, una sorta di passaggio obbligato da e per l'Asia, a patto però che siano efficienti. Poter creare strategie comuni e unire le nostre forze per raggiungere questo risultato è dunque fondamentale per il nostro scalo che è già stato identificato quale terminale prioritario della nuova Via della Seta. Già oggi Venezia è collegata con una linea diretta con il Far East, la via di Marco Polo è già riaperta, possiamo solo continuare a potenziarla facendo attenzione a governare questo processo e a non subirlo».
«Davanti a ingenti investimenti promessi dalla Cina - ha aggiunto Musolino - i porti del Mediterraneo possono, anzi devono, riuscire prima a fare squadra per capire quali sono le nostre esigenze di sviluppo e potenziamento infrastrutturale e poi valutare quali di queste possano essere realizzate in collaborazione con la Cina o realizzate internamente e messe a disposizione dei grandi player internazionali. Lo sviluppo sostenibile deve essere una priorità e sarà uno dei punti cardine su cui discuteremo con i nostri nuovi amici di MEDPorts. Sono convinto che assieme potremo raggiungere grandi risultati, ringrazio il presidente dell'associazione Christine Cabau, per questa straordinaria opportunità cui Venezia non mancherà di portare il proprio contributo».
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