- Il Comitato di presidenza e i presidenti delle Commissioni di Assologistica si sono di recente incontrati con il presidente dell'associazione Andrea Gentile e con il segretario generale Jean Francois Daher per confrontarsi sul lavoro svolto da ciascun team sui temi di interesse nazionale per il settore della logistica e dei trasporti. Nelle Commissioni dell'associazione delle imprese di logistica, infatti, un numero selezionato di soci dibatte e cerca di trovare possibili soluzioni a problematiche riguardanti temi quali autotrasporto, internazionalizzazione d'impresa, dogane, sostenibilità, consorzi e cooperative, urban logistics, trasporto intermodale.
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- Nel corso dei lavori Angelo Piffer, presidente della Commissione Consorzi e Cooperative, ha evidenziato l'importanza della «componente “flessibilità” nel lavoro cooperativo e logistico» che - ha rilevato «è un vantaggio che non possiamo permetterci di perdere e che dobbiamo continuare ad analizzare con tutte le parti coinvolte, per ricercare modalità in linea con il continuo evolversi delle esigenze del mercato».
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- In tema di dogane,Stefano Morelli ha sottolineato tra l'altro come l'apposita Commissione da lui presieduta stia sostenendo, contro “venti di oscurantismo” da parte di alcune associazioni di operatori, il Fast Corridor doganale, strumento - ha osservato - di innovazione e semplificazione, ricordando sempre che le merci sono l'ago magnetico della bussola commerciale, indirizzano le rotte e le scelte logistiche. «Abbiamo richiesto all'Agenzia delle Dogane, al fine di rendere il Fast Corridor meglio compreso e meglio sfruttato - ha spiegato Morelli - di poter ricorrere a questo istituto con qualsiasi tipo di resa in polizza di carico marittima. Oggi - ha ricordato - vi è ancora il vincolo del documento unico di trasporto. Siamo in attesa della pubblicazione del nuovo disciplinare da parete dell'Agenzia. Stiamo lavorando anche per ottenere il pre-clearing terrestre, così come già succede per il pre-clearing in porto. Occorrerà - ha rilevato a tal proposito il presidente della Commissione Dogane - un intervento di sensibilizzazione politica col prossimo governo che non potrà esimersi dal supportare l'Agenzia delle Dogane nel ruolo di coordinatore dello sportello unico doganale e dei controlli SUDOCO (acronimo per Sportello unico doganale e dei controlli, ndr), decreto legislativo 4 agosto 2016. Tale decreto vuole estendere la competenza dello sportello unico doganale a tutti i controlli connessi all'entrata e all'uscita delle merci».
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- Relativamente al più ampio tema delle procedure doganali in ambito UE, Morelli ha ricordato che dallo scorso 2 ottobre è entrato in esercizio il sistema unionale delle decisioni doganali “customs decision”, che prevede la presentazione in forma elettronica delle domande di richiesta delle autorizzazioni doganali, in aderenza ai dettami del nuovo codice doganale unionale, il quale stabilisce che tutti gli scambi di informazioni richieste e autorizzazioni - tra autorità doganali nonché tra operatori economici e autorità doganali - debbano essere effettuati attraverso procedimenti informatici, compresa l'archiviazione degli atti stessi. Morelli ha specificato che la procedura delle “customs decision” così come la nuova procedura per la richiesta e\o rinnovo dei conti di debito doganali, (differiti doganali) - in vigore dallo scorso 18 gennaio e regolamentata con nota n. 3944/RU del 16 gennaio 2018 - presentano ancora diverse criticità nell'applicazione pratica. «Stiamo avendo contatti e incontri con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - ha reso noto Morelli - grazie ai quali abbiamo palesato il disagio che stiamo vivendo. Abbiamo altresì richiesto l'adozione di canali per l'informazione preventiva, che consentano agli attori interessati di predisporsi in anticipo a recepire nuove prassi operative che comportino modifiche sostanziali del modus operandi, evitando disagi e talvolta danni alle attività lavorative».
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- Il presidente della Commissione Logistica Alimentare, Renzo Sartori, che è vice presidente di Assologistica, ha sottolineato il forte impegno dell'associazione nel tessere relazioni proficue con il mondo accademico ed inoltre ha evidenziato con decisione come il tema della legalità e dei comportamenti etici sia all'ordine del giorno di Assologistica che ha allo studio una serie di interventi di sensibilizzazione a 360 gradi e che dovranno coinvolgere associati, committenza, consumatori e stampa.
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- Di logistica sostenibile ha parlato il presidente dell'apposita Commissione, Daniele Testi, evidenziando la trasversalità del tema che - ha ricordato - «non si può confinare in modo verticale, ma è elemento di opportunità per innovare ed essere più competitivi in ogni filiera e pratica della logistica». Testi ha illustrato l'attività di informazione in questo campo realizzata con convegni e opportunità di disseminazione e formazione circa le principali evoluzioni che stanno avendo impatti in maniera evidente sul settore. «Il contributo che SOSLogistica (Associazione Italiana per la Logistica Sostenibile di cui Testi è presidente, ndr) - ha annunciato - ha intenzione di portare all'interno di Assologistica è l'attenzione al consumatore finale, la cui consapevolezza sugli effetti che i propri modelli di acquisto generano sui processi logistici appare marginale e tutta da costruire. Manca la percezione sul valore che la logistica apporta ai prodotti della quotidianità. Un gap culturale e informativo che gli operatori della logistica devono impegnarsi a rimarginare».
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- L'importanza della logistica urbana è stata rimarcata dal presidente della specifica Commissione di Assologistica, Massimo Marciani, che ha rilevato come sia «un segmento della logistica che, grazie all'esplosione dell'e-commerce e alla contestuale progressiva urbanizzazione dei territori, sarà nei prossimi dieci anni in crescita esponenziale». Marciani ha ricordato che nell'ultimo anno in Italia le vendite di prodotti acquistati on-line sono cresciute quattro volte più rapidamente dei servizi (+28%). Anche da noi - ha osservato - il trend di vendite si sta avvicinando sempre più a quello dei Paesi europei, dove il commercio on-line è maturo, evoluto e sviluppato. Come rilevato dall'Osservatorio del Politecnico di Milano, in questi Paesi infatti la vendita dei prodotti si attesta sul 70% dell'intero giro d'affari, creando rispetto al passato scenari completamente differenti sull'ultimo miglio e differenti impatti sull'intero mondo della logistica.
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- «Un mercato - ha proseguito Marciani - quindi sottoposto a pressioni molteplici da parte dei clienti (servizi sempre più tempestivi e flessibili, quasi individuali e personalizzati), da parte dei Comuni (non più e non solo regole di accesso alle ZTL, ma più in generale regole di mobilità nelle aree urbane con l'obiettivo - concordato a livello europeo - di realizzare una logistica ad emissioni zero entro il 2030), da parte dei cittadini (più sostenibilità e minore ingombro dei veicoli), da parte delle forze dell'ordine (tracciamento dei veicoli che trasportano merci pericolose per ridurre il rischio di attentati terroristici)». Il tutto in un contesto assai dinamico per il settore dei trasporti e della mobilità in genere che prevede la possibilità di arrivare a una completa automazione del trasporto (guida autonoma, robotica, intelligenza artificiale, ecc.) e del magazzino (robotica, realtà aumentata, ecc.) entro il prossimo decennio.
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- «In questo scenario - ha concluso Marciani - Assologistica deve poter svolgere un'azione di indirizzo e di formazione verso i propri associati, evidenziando le opportunità che questo nuovo scenario offre, nonché aiutando i soci a sviluppare strategie industriali in tal senso. Allo stesso tempo l'associazione dovrà svolgere un'attività di sensibilizzazione e addirittura di evangelizzazione verso i consumatori (soprattutto attraverso canali e trasmissioni generaliste e popolari), al fine di trasferire il concetto che la logistica (e quindi la consegna a casa di un bene acquistato sulle piattaforme telematiche) è un servizio e non un costo e quindi deve essere pagato in relazione del livello richiesto (a esempio consegna presso locker, consegna a domicilio, consegna al domicilio su appuntamento, consegna con mezzi a basse emissioni, ecc.)».
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- Il presidente della Commissione Trasporti, Aldo Rosada, si è soffermato sulla situazione delle imprese di autotrasporto italiane, sui costi minimi di esercizio dell'autotrasporto e sui tempi di pagamento. «In Italia - ha denunciato - le imprese di autotrasporto soffrono di una concorrenza sleale da parte di quelle estere dell'Est. La concorrenza è determinata da un dumping sociale provocato da disparità salariale e contributiva tra i lavoratori dell'Est e dell'Ovest del nostro continente. L'Unione Europea dovrebbe, nel limite del possibile, intervenire per ridurre l'attuale gap, portando l'Europa dell'autotrasporto a una sola velocità, imponendo anche una più stringente regolamentazione sul cabotaggio».
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- Sui costi minimi di esercizio dell'autotrasporto, Rosada ha ricordato che da sempre la committenza è stata contraria a qualsiasi loro regolamentazione per legge. «Ma non per questo - ha specificato - è contraria alla sicurezza della circolazione stradale. A tale proposito è bene ricordare le motivazioni della Corte di Giustizia Europea nella sentenza del 4 settembre 2014». Tale sentenza indirizzata al TAR del Lazio, il quale aveva sollevato specifica pregiudiziale in merito, ha ritenuto che i costi minimi di esercizio determinati dall'Osservatorio non sono compatibili con le norme del trattato UE sulla concorrenza.
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- Rosada ha parlato anche del problema dei tempi di pagamento: «in presenza di qualsiasi ulteriore riduzione di tali tempi - ha spiegato - il governo dovrà tutelare anche la committenza, in quanto essa stessa non ha i necessari proventi economici per esercitare il ruolo di “banca”, come spesso avviene con aziende che incassano i pagamenti dal mercato a 90/120 giorni e debbano invece pagare l'autotrasporto a 30 giorni».
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- Il presidente della Commissione Trasporto Intermodale, Eugenio Muzio, ha tracciato un quadro dell'attività svolta in ambito europeo, con Assologistica che, grazie ad un accordo di partenariato con la UIRR di Bruxelles, l'associazione internazionale punto di riferimento europeo per il trasporto combinato strada-rotaia, ha partecipato a una riunione indetta dal MIT DG 4 per definire con le associazioni di categoria la posizione italiana verso la Commissione Europea in merito alle modifiche da apportare alla direttiva 106/92 Trasporto Combinato. Inoltre Assologistica è stata unico rappresentante dell'Italia alla riunione organizzata dalla UIRR, unitamente alla commissaria UE Violeta Bulc, al parlamento europeo per illustrare i punti salienti delle modifiche che porteranno importanti novità per l'intermodalità. Il tutto con lo scopo di rendere il settore molto più funzionale, con regole applicative omogenee in tutti i Paesi dell'Unione e sulle quali il parlamento UE sarà chiamato a deliberare prevedibilmente entro fine anno.
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- Massimiliano Montalti, vice presidente di Assologistica con deleghe a Magazzini Generali e Internazionalizzazione, ha comunicato gli esiti di un incontro con rappresentanti del ministro dello Sviluppo economico in relazione all'aggiornamento delle garanzie offerte dai Magazzini Generali. «A seguito di questo meeting - ha detto Montalti - si è aperta una collaborazione tra Assologistica e il MiSE al fine di riscoprire e rivalutare la posizione dei Magazzini Generali in Italia. Scriveremo al nuovo ministro, dopo le elezioni, per rimettere a disposizione le competenze che l'istituzione del Magazzino Generale ha insite nella sua essenza e per chiedere di modernizzare le fedi di deposito, strumenti strategici in un mondo sempre più alla ricerca di garanzie».
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- Umberto Ruggerone, vice presidente di Assologistica con delega all'Interportualità, ha parlato del contributo che l'associazione ha potuto fornire al Gruppo Tecnico di Lavoro Trasporto Logistica ed Economia del Mare (GLTEM) istituito presso Confindustria, con approfondimenti e valutazioni compiute in questi mesi di attività sul settore della logistica e del trasporto e sulle interazioni esistenti e possibili con il mondo industriale italiano che hanno portato alla luce sia elementi di criticità sia possibili suggestioni da valorizzare.
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- «Il GLTEM - ha specificato Ruggerone - ritiene si possano avviare azioni specifiche per intervenire efficacemente su distorsioni e diseconomie del sistema». In particolare, per dare effettiva efficacia alla visione della cosiddetta “cura del ferro” si ritiene necessario che le future scelte strategiche relative all'implementazione dei trasporti ferroviari delle merci si concentrino sui seguenti aspetti: favorire investimenti infrastrutturali di sistema e coerenti con un piano industriale unico per tutti i sistemi modali, evitando quanto più possibile interventi generalizzati privi di progettazione organica; favorire l'integrazione di sistemi modali contigui (mare-ferro-gomma) valorizzandone le caratteristiche intrinseche, limitando inutili sovrapposizioni che generano inefficienze; destinare risorse in modo mirato e unicamente alle realtà che generano sviluppo in modo da diventare supporto sistemico e non assistenzialistico; maggiore chiarezza da parte del legislatore, anche dal punto di vista delle scelte e delle modalità di intervento per gli ormai imprescindibili interventi infrastrutturali (lato terminal/ultimo miglio) da parte di privati.
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- Ruggerone ha rilevato inoltre che sarebbe auspicabile che a livello comunitario ci si facesse promotori di iniziative quali: indirizzare le politiche europee a una vera liberalizzazione del mercato ferroviario, abbattendo barriere tecniche o economiche e penalizzando le nazioni che rallentano il processo, definendo inoltre e implementando regole di accesso alle infrastrutture uniche in ambito comunitario; spingere le varie nazioni a uno sviluppo omogeneo e coordinato dei corridoi TEN-T e a un coordinamento concreto nella gestione della rete TEN-T nel suo complesso.
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- Inoltre, da un punto di vista degli interventi necessari allo sviluppo di un sistema logistico nazionale, il Gruppo Tecnico segnala la necessità di: strumenti di sostegno generalizzati e comunque di efficacia limitata al periodo di copertura finanziaria distorcono e limitano la crescita (fondamentale è invece l'esigenza di politiche e scelte strategiche in grado di mutare, evolvendole, le condizioni del mercato); particolare attenzione deve essere posta all'ammodernamento del settore, incentivando l'investimento in mezzi e tecnologie innovative (dai flussi informativi alla guida autonoma, alla mobilità elettrica e alle piattaforme digitali); in tal senso una logica premiale di medio-lungo periodo nei confronti delle imprese che si impegnino concretamente nell'ottimizzazione delle fasi logistiche (dal trasferimento modale all'adozione di soluzioni innovative in termini tecnologici e/o sostenibili) potrebbe sortire effetti sistemici positivi. Ciò consentirebbe la predisposizione delle condizioni minime affinché possano strutturarsi operatori logistici multimodali nazionali, la cui assenza rappresenta un vulnus per l'industria manifatturiera italiana.
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